Il Principe: genesi e struttura
Il Principe nasce nel 1513 durante l'esilio forzato di Machiavelli a San Casciano. L'opera aveva un doppio obiettivo: sistematizzare le sue riflessioni politiche e dimostrare le sue competenze per tornare alla vita pubblica. Originariamente intitolata "De Principatibus", fu pubblicata postuma nel 1532 con il titolo attuale.
L'opera si divide in due parti principali: i capitoli 1-11 offrono una riflessione teorico-filosofica sulla natura del potere principesco, mentre i capitoli 12-26 affrontano questioni pratiche come l'uso delle armi e le strategie militari.
A differenza degli "specula principum" medievali che descrivevano il principe ideale dal punto di vista morale, Machiavelli analizza la realtà del potere con criteri completamente nuovi. Non gli interessa come dovrebbe essere un principe, ma come deve comportarsi per mantenere effettivamente il controllo dello stato.
Le fonti utilizzate sono relativamente poche ma significative: Tito Livio, Plutarco, Svetonio ed Erodoto. Tuttavia, la fonte principale rimane la diretta esperienza politica dell'autore, che conferisce all'opera un carattere pratico e concreto unico per l'epoca.
Da ricordare: Il Principe non è solo un trattato teorico, ma un manuale pratico scritto da chi aveva vissuto in prima persona le dinamiche del potere.