Gli Attributi dell'Essere e l'Eredità Eleatica
Secondo Parmenide, se l'essere è tutto ciò che esiste, deve avere caratteristiche precise: deve essere eterno, immobile, immutabile, unico, finito e perfetto. Perché? Perché qualsiasi cambiamento implicherebbe l'esistenza del "non essere", che è impossibile.
L'essere non può nascere primasarebbenon−essere, non può morire, non può muoversi o cambiare. Per i Greci, inoltre, la perfezione stava nel finito e nell'ordine, non nell'infinito che consideravano caotico. Parmenide immaginava l'essere come una sfera perfetta.
Le idee di Parmenide hanno influenzato due filoni di pensiero: un'interpretazione metafisico-teologica (l'essere come Dio) e una naturalistica (l'essere come natura cosmica). Il suo allievo Zenone difese queste teorie con famosi paradossi come quello di Achille e la tartaruga.
Infine, Aristotele collegò il pensiero parmenideo al principio di non contraddizione, facendo di Parmenide il fondatore della logica come disciplina filosofica autonoma.
💡 Curiosità: I paradossi di Zenone anticipano il calcolo infinitesimale e ci mostrano come ragionamento logico e realtà empirica possano dare risultati diversi!