L'Epicureismo: la ricerca del vero piacere
Epicuro fonda nel 306 a.C. il "Giardino" ad Atene, una scuola rivoluzionaria aperta a tutti: donne, giovani e perfino schiavi. Qui si pratica la philia (amicizia) e si sviluppa una filosofia edonistica basata sul piacere autentico.
Per Epicuro la felicità deriva dalla conoscenza che ci libera dalle paure. Introduce due concetti chiave: atarassia (assenza di turbamento dell'anima) e aponia (assenza di dolore fisico). Insieme portano all'equilibrio interiore.
Il Tetrafarmaco è la sua "medicina" contro le quattro grandi paure umane: gli dei (che non si interessano a noi), la morte (quando c'è lei non ci siamo noi), il piacere irraggiungibile (basta vivere il presente) e il dolore (se è forte ci uccide, se è sopportabile passa).
Epicuro crea anche una gerarchia pratica dei bisogni: quelli naturali e necessari (mangiare, dormire), quelli naturali non necessari (gli eccessi) e quelli non naturali né necessari (potere, fama). La vera felicità sta nel soddisfare solo i primi.
💡 Trucco per ricordare: Epicureo = piacere intelligente, non libertinaggio!