La scuola pitagorica rappresenta uno dei più importanti movimenti filosofici e scientifici dell'antica Grecia, fondata da Pitagora a Crotone nel VI secolo a.C.
La scuola pitagorica si basava su principi fondamentali che univano matematica, filosofia e spiritualità. I pitagorici credevano che i numeri fossero l'essenza di tutte le cose e che attraverso di essi si potesse comprendere l'armonia dell'universo. Le regole della scuola pitagorica erano molto rigide: gli adepti dovevano seguire una vita comunitaria basata sulla condivisione dei beni, praticare il silenzio durante il periodo di apprendimento e seguire una dieta vegetariana. La scuola era divisa in due gruppi: i "matematici", che avevano accesso a tutti gli insegnamenti, e gli "acusmatici", che potevano solo ascoltare le lezioni senza partecipare alle discussioni.
Il pensiero filosofico di Pitagora ha influenzato profondamente la cultura occidentale. La sua visione del cosmo come ordine matematico ha gettato le basi per lo sviluppo della scienza moderna. Oltre al famoso teorema matematico, la scuola pitagorica di Crotone ha elaborato importanti teorie sulla musica, considerando l'armonia musicale come espressione di rapporti numerici. I pitagorici svilupparono anche una complessa dottrina sulla metempsicosi, credendo nella trasmigrazione delle anime. La loro influenza si estende fino ai giorni nostri, tanto che alcuni principi della scuola pitagorica oggi vengono ancora studiati e applicati in vari campi, dalla matematica alla filosofia. Il loro approccio olistico alla conoscenza, che univa scienza, etica e spiritualità, rappresenta un modello di pensiero ancora attuale per comprendere la realtà in modo integrato e multidisciplinare.