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La scuola di Mileto: Talete, Anssimandro e Anassimene

13/9/2022

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La scuola di Mileto
1. I primi filosofi
Prima dei grandi filosofi esistevano i cosiddetti prefilosofi, uomini saggi contemporanei che
ragion

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La scuola di Mileto 1. I primi filosofi Prima dei grandi filosofi esistevano i cosiddetti prefilosofi, uomini saggi contemporanei che ragionano razionalmente. I loro pensieri venivano spesso tramandati oralmente, più raramente incidevano delle scritte nel marmo e ancor più di rado scrivevano sulle pergamene. Spesso erano uomini nobili e benestanti, che non dovendosi occupare di coltivare le terre o pescare, nei momenti di ozio si fermavano a riflettere. I primi filosofi vengono chiamati presocratici, in quanto sono anteriori a Socrate: quest'ultimo si occuperà principalmente dell'essere umano, mentre i presocratici del problema della natura e della realtà. Tuttavia ci sono anche dei presocratici sofisti, cioè che anticipano la riflessione sull'uomo e l'universo rispetto a Socrate, e che per questo vengono chiamati presofisti. I presofisti si suddividono in numerose scuole: ● I fisici ionici, appartenenti alla scuola di Mileto: Talete, Anassimandro e Anassimene • I pitagorici, appartenenti alla scuola fondata da Pitagora a Crotone • Gli eraclitei, seguaci di Eraclito di Efeso • Gli eleati, appartenenti alla scuola di Elea e seguaci di Parmenide I fisici pluralisti o posteriori: Empedocle, Anassagora e Democrito I presofisti operano prima nelle colonie greche della Ionia oppure nella Magna Grecia e poi fanno il loro ingresso ad Atene. Ciò che li contraddistingue dai sofisti e da Socrate è la loro La scuola di Mileto 1 tendenza a...

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Didascalia alternativa:

concentrarsi sul problema della realtà, perciò si fossilizzano su due temi: • cosmologico → relativo al Cosmo o all'universo • ontologico → relativo all'essere o alla realtà in generale, oltre che all'uomo 2. La scuola di Mileto Nel VI secolo a.C. vivono i primi filosofi, nelle colonie Ioniche e precisamente a Mileto. Qui si sviluppa un'intraprendente civiltà di mercanti, si afferma la democrazia e si stabilisce una nuova cultura, che si libera dalle credenze magiche, mitiche e religiose, più razionale e basata sull'analisi scientifica dei fenomeni naturali. In questo periodo nascono nuove figure intellettuali, con i tratti dei fisici, filosofi e tecnici contemporaneamente. I primi filosofi della scuola di Mileto si incentrano sullo studio della natura (tutto ciò che nasce, esiste o accade). I fisici ionici credono che esista una realtà unica ed eterna, che definiscono con il principio di: arché: questo termine fu introdotto da Anassimandro, un filosofo della scuola di Mileto, per indicare la materia originaria da cui derivano tutte le cose, la forza che le ha generate e la legge che ha determinato la loro nascita e la loro morte, nonchè grazie al quale tutto si mantiene in vita. È il principio unificatore che tutte le cose che esistono hanno in se stesse. Talete Il fondatore della scuola è Talete di Mileto. Egli, oltre che filosofo, fu anche: • uomo politico spinse gli ionici a riunirsi in uno stato federativo con capitale Teo • matematico → formulò vari teoremi di geometria fisico scoprì le proprietà del magnete predisse un'eclissi solare uomo d'affari → secondo Aristotele → molto ricco Platone riporta un aneddoto che lo dipinge come uomo continuamente distratto: un giorno, mentre osservava il cielo, cadde in una pozzanghera, facendo ridere una serva che aveva assistito alla scena. astronomo → Talete non lasciò alcuna testimonianza scritta volontariamente ma conosciamo il suo pensiero grazie ad Aristotele. La scuola di Mileto 2 Ai tempi si pensava che l'universo fosse formato da 4 elementi fondamentali della natura: l'acqua, il fuoco, la terra e l'aria; tutto quello che esisteva in natura nasceva dalla combinazione di questi 4 elementi. Talete cercava un comune denominatore, un punto di riferimento uguale per tutti e lo trovò nell'acqua: egli pensava che l'acqua fosse il principio unificatore di tutta la realtà. Infatti nessun essere vivente poteva fare a meno dell'acqua, nè gli animali, nè le persone nè le piante → e per acqua si intendevano tutte le forme in cui essa poteva presentarsi: pioggia, oceano, fiume, torrente... Sin dall'antichità, nei poemi omerici, c'erano Oceano e Teti: erano 2 fratelli Titani e Titanide e sposi, figli di Gea e Urano (Il Cielo e la Terra) e, secondo il mito, dalla loro unione nacquero tutti i corsi d'acqua e gli oceani. Secondo Talete l'acqua è sostanza di tutte le cose (letteralmente "ciò che sta sotto") perchè non solo è il principio vitale del mondo ma anche perchè sostiene la Terra, che ai tempi si pensava fosse piatta, bidimensionale e che galleggiasse nell'universo. Anassimandro Anassimandro fu allievo di Talete di Mileto, anche lui fu un astronomo e uomo politico ed è il primo autore greco di cui ci siano pervenuti scritti filosofici. L'Infinito come arché Anassimandro fu l'ideatore del principio dell'arché; tuttavia a differenza di Talete che identificava il proprio arché in un elemento della natura, l'acqua, l'arché di Anassimandro prende forma in una sorta di materia primordiale ndistinta, a cui egli dà il nome di: apeiron: termine che significa infinito, indeterminato, senza fine. Anassimandro lo usa per indicare il principio di tutte le cose, intendendolo non come una miscela di elementi diversi, ma piuttosto come una materia in cui tali elementi non sono ancora distinti l'uno dall'altro, e che perciò oltre che illimitata è anche indeterminata. L'apeiron è perciò una fonte di energia cosmica all'origine di tutto l'universo, inquantificabile ed impercettibile, ma che è all'origine della vita stessa. Secondo Anassimandro dall'apeiron derivano tutti gli elementi che danno vita al mondo: infatti gli elementi contrari si separano da questa materia primordiale, dando gradualmente origine a tutte le cose → in particolare è molto significativo il contrasto fra: il caldo simbolo della vita, della dinamicità La scuola di Mileto → 3 allegoria della staticità, della morte Grazie a questo processo di differenziazione dei contrari si generano mondi infiniti, che si succedono l'uno all'altro in un ciclo eterno, ma che secondo Anassimandro hanno una fine: secondo lui esiste una legge cosmica che impone un limite, una fine a tutto, anche alla vita, e che esiste per l'ingiustizia commessa da tutti gli esseri. il freddo Quest'ingiustizia cosmica, detta adikia, è insita in ogni essere ed è causata della loro nascita: siccome ogni cosa nasce dalla separazione dalla materia primordiale, cioè dell'apeiron, questa rottura dell'unità infinita coincide con il termine dell'omogeneità e dell'armonia primordiale perciò tutti sono destinati a scontare con la morte la loro stessa nascita. I mondi, la Terra e l'uomo La tesi di Anassimandro sull'infinità dei mondi fu rivoluzionaria per i tempi. ● Egli concepisce in modo originale anche la forma della Terra, definendola come un cilindro che si libra nel mezzo nel mondo, senza essere sostenuto da nulla. • Per quanto riguarda gli uomini, egli pensa che abbiano avuto origine da altri animali, in particolare credeva che nascessero dentro i pesci e, dopo essere stati nutriti e fossero cresciuti, abbandonassero l'acqua e si evolvessero diventando esseri terrestri. Tutte queste teorie primitive manifestavano l'esigenza contemporanea di dare una spiegazione naturalistica al mondo e in particolare l'ultima, riguardante l'uomo, anticipa la moderna ipotesi evoluzionistica. Anassimene Il terzo grande pensatore della scuola di Mileto è Anassimene, che unisce il pensiero di Talete con quello di Anassimandro: come Talete individua l'arché in un elemento naturale, l'aria ● e come Anassimandro attribuisce ad essa le caratteristiche dell'infinità e del movimento incessante Inoltre egli vede nell'aria anche la forza che anima il mondo: secondo Anassimene il mondo è un gigantesco animale che respira e il respiro è la sua vita e la sua anima. Secondo Anassimene dall'aria derivano tutte le cose per il doppio processo di rarefazione e condensazione: • l'aria calda e rarefatta produce il fuoco La scuola di Mileto 4 • mentre l'aria fredda e condensata produce il vento, le nuvole ed infine la pioggia, e quindi l'acqua La scuola di Mileto 5