Il problema del male
Agostino affronta il grande dilemma: se Dio è bene, amore e provvidenza, come può esistere il male nel mondo? Abbandona il manicheismo perché metterebbe in dubbio l'incorruttibilità di Dio.
La soluzione agostiniana è rivoluzionaria: il male non ha realtà sostanziale. Poiché Dio ha creato tutto, e tutto ciò che è deve essere buono per esistere, il male è semplicemente privazione di bene, non una sostanza autonoma.
Essere e bene coincidono: la mancanza di essere è anche mancanza di bene. Il male è sempre relativo, è l'incidente di un soggetto che di per sé è buono. Dio non crea il male, ma solo il bene.
I mali fisici derivano dalla struttura gerarchica dell'universo e fungono da elementi necessari per l'armonia cosmica. I mali fisici umani (malattie, sofferenze) sono conseguenza del peccato originale e hanno significato positivo nell'economia della salvezza.
Il male morale avviene quando le persone scelgono di allontanarsi da Dio per seguire cose inferiori. Il peccato è un errore della volontà che ci porta lontano dalla direzione giusta.
Ottimismo teologico: Chi critica la creazione di Dio non ha una mente sana - tutto ciò che esiste, in quanto esiste, è fondamentalmente buono.