Il Criticismo e i Fondamenti del Pensiero Kantiano
Il percorso filosofico di Kant si divide in tre periodi: precritico (filosofia naturalistica), critico (le tre Critiche) e postcritico (sviluppi finali del pensiero).
La filosofia kantiana si chiama criticismo perché fa della critica lo strumento fondamentale. Kant vuole indagare le possibilità, la validità e i limiti dell'esperienza umana. Non è scettico - riconoscere i propri limiti dà validità scientifica alle nostre facoltà!
Nel 1770, con la dissertazione sui due mondi, Kant distingue tra:
FENOMENO (mondo sensibile): ciò che appare ai sensi, conoscibile immediatamente. L'intelletto è passivo.
NOUMENO (mondo intellegibile): l'oggetto dell'intelletto, ciò che è in sé. Bisogna indagarlo attivamente con la ragione.
Kant si pone tre domande fondamentali che ogni essere umano dovrebbe farsi:
- Cosa posso sapere? (epistemologia)
- Cosa devo fare? (etica)
- Cosa posso sperare? (religione)
⚡ Rivoluzione copernicana: Come Copernico mise il sole al centro, Kant mette il soggetto al centro della conoscenza. Non ci adattiamo agli oggetti, ma gli oggetti si adattano alle nostre strutture mentali!