La filosofia di Kant rappresenta una delle pietre miliari del pensiero occidentale moderno.
Il filosofo tedesco Immanuel Kant ha sviluppato il suo pensiero attraverso tre periodi fondamentali: pre-critico, critico e post-critico. Durante il periodo critico kant, ha elaborato le sue opere più importanti, tra cui la Critica della ragion pura, dove introduce la celebre rivoluzione copernicana kant. Questa rivoluzione consiste nel cambiamento radicale della prospettiva filosofica: non è più l'oggetto che determina la conoscenza, ma è il soggetto che, attraverso le sue strutture mentali (forme a priori della sensibilità e categorie dell'intelletto), organizza e dà forma all'esperienza. Il pensiero di kant in breve si concentra sulla possibilità della conoscenza, sui limiti della ragione umana e sul rapporto tra soggetto e oggetto nella costruzione del sapere.
Nei suoi scritti, in particolare nel libro di kant più celebre, la Critica della Ragion Pura, il filosofo elabora una teoria della conoscenza che distingue tra fenomeno (ciò che appare alla nostra coscienza) e noumeno (la cosa in sé, inconoscibile). Questa distinzione è fondamentale per comprendere i limiti della conoscenza umana e per stabilire cosa possiamo effettivamente conoscere. La sua filosofia, che può essere spiegata in modo semplice, si basa su tre domande fondamentali: "Che cosa posso sapere?", "Che cosa devo fare?", "Che cosa posso sperare?". Attraverso queste domande, Kant sviluppa non solo una teoria della conoscenza, ma anche un'etica basata sull'imperativo categorico e una riflessione sul significato della religione e della speranza umana.