La Critica di Hegel alla Morale Kantiana e l'Eticità
La filosofia hegeliana affronta in modo critico i limiti della morale kantiana, evidenziando la contraddizione fondamentale tra essere e dover essere. Per Hegel spiegato in modo semplice, il dovere morale kantiano rimane un'idea astratta finché non trova realizzazione concreta attraverso la volontà soggettiva. Questa tensione irrisolta rappresenta uno dei concetti chiave del pensiero hegeliano.
Definizione: La moralità secondo Hegel è caratterizzata da una contraddizione intrinseca: da un lato esige la realizzazione del dovere, dall'altro mantiene questa realizzazione in uno stato di perpetua incompiutezza.
Il filosofo critica particolarmente il formalismo e l'astrattezza della morale kantiana, identificando diverse manifestazioni problematiche del soggettivismo. Tra queste, la "morale del cuore" che riduce il bene a mere intenzioni soggettive, e l'ironia romantica che, nel suo distacco tra ideale e reale, finisce per subordinare la legge etica al capriccio individuale.
L'espressione più estrema di questo soggettivismo si manifesta nella figura dell'"anima bella", che rappresenta l'apice dell'individualismo romantico. Questa figura si rifugia nella propria interiorità, compiacendosi narcisisticamente della propria coscienza morale ma rifiutando di confrontarsi con la realtà concreta.