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Georg Friedrich Hegel

18/9/2022

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Georg Wilhelm Friedrich Hegel
Dialettica, logica e filosofia dello spirito
Vita
Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda
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Georg Wilhelm Friedrich Hegel Dialettica, logica e filosofia dello spirito Vita Nacque il 27 agosto 1770 a Stoccarda Seguì i corsi di filosofia e di teologia all'università di Turingia, dove strinse amicizia con Schelling e Hölderlin Quando Napoleone entrò vittorioso a Jena, Hegel scrisse una lettera, descrivendolo come L'anima del mondo, dimostrando il suo entusiasmo verso il condottiero, che non diminuì neanche quando Napoleone fu sconfitto Tesi del pensiero Hegeliano Le tesi di fondo del suo idealismo furono: 1. La risoluzione del finito nell'infinito 2. L'identità tra ragione e realtà 3. La funzione giustificatrice della filosofia Finito e Infinito L'espressione "risoluzione del finito nell'infinito" allude al fatto che per Hegel la realtà non è un insieme di sostanze autonome, ma piuttosto un organismo unitario di cui tutto ciò che esiste è parte o manifestazione Tale organismo coincide con l'assoluto e con l'infinito, mentre i vari enti del mondo, essendo le sue manifestazioni, sono il finito (ovvero un'esperienza parziale dell'infinito) Assoluto: è per Hegel l'infinito, il soggetto, dea, la ragione, lo spirito idealisticamente inteso come realtà immanente del mondo, come un infinito che si presenta mediante il finito L'hegelismo si configura, quindi, come un monismo panteistico - c'è però una forte distinzione dallo Spinozismo: Per Spinoza l'assoluto è una sostanza statica che coincide con la natura Per Hegel l'assoluto è un soggetto spirituale in divenire, del cui...

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Didascalia alternativa:

tutto ciò che esiste costituisce una tappa O La realtà non è sostanza, ma soggetto, cioè, secondo Hegel la sostanza non è qualcosa di immutabile e di già dato, ma un processo di auto-produzione Non è la res cogitans o l'io penso O Ragione e realtà Il soggetto spirituale che sta alla base della realtà viene identificato da Hegel come idea o ragione, termini che esprimono l'identità di ragione e realtà. Idea: Hegel intende l'assoluto, concepito come ragione in atto, ovvero come unità dialettica di pensiero ed essere Ciò che è razionale è reale, e ciò che è reale è razionale Hegel intende dire che la razionalità non è pura idealità o pura astrazione, ma forma di ciò che esiste Hegel intende affermare che la realtà non è una materia caotica, ma il dispiegarsi di una struttura razionale Per Hegel, poi, il sapere filosofico comprende: La logica: che studia l'idea in sé per sé O Dottrina dell'essere O Dottrina dell'essenza O Dottrina del concetto La filosofia della natura: che studia l'idea fuori di sé Meccanica ● O O O La filosofia dello spirito: che studia l'idea che ritorna in sé O Soggettivo O O Fisica Fisica organica Oggettivo Assoluto La dialettica Essa si definisce come la legge che regola il divenire, ovvero la legge ontologica di sviluppo della realtà e la legge logica di comprensione di tale realtà La dialettica e i suoi momenti speculativ sintesi tesi momento positivo momento astratto momento negativo razionale intellettuale La dialettica esprime il processo mediante cui varie parti della realtà perdono la loro rigidezza, si fluidificano e diventano momenti di un'idea unica e infinita. Hegel distingue tre momenti o aspetti del pensiero: Il momento astratto o intellettuale tesi O razionale O In esso il pensiero si ferma alle determinazioni rigide della realtà, limitandosi a considerarle nelle loro differenze reciproche - solo principi di identità e non- contraddizione Il momento dialettico o negativo-razionale = antitesi O Consiste nel mostrare come le determinazioni del momento astratto siano unilaterali ed esigano di essere messe "in movimento", ovvero di essere relazionate con altre determinazioni. Il momento speculativo o positivo-razionale = sintesi O Consiste nel cogliere l'unità delle determinazioni opposte, ossia nel rendersi conto che tali determinazioni sono aspetti unilaterali di una realtà più alta che li comprende entrambi. Esso si presenta, quindi, come una ri-affermazione (Aufhebung) potenziata della tesi iniziale Essi sono anche definiti lati della dialettica Da questa distinzione si può evincere la contrapposizione individuata da Hegel tra intelletto e ragione: Intelletto: È un modo di pensare statico che considera gli enti nella loro reciproca esclusione Ragione: È un modo di pensare dinamico; essa nega le determinazioni astratte dell'intelletto, mettendole in relazione con le determinazioni opposte Hegel e i Romantici Hegel è un critico severo delle posizioni del circolo romantico, del quale aveva subito l'influenza. Il suo dissenso verte su due punti principali: In primo luogo, Hegel contesta il primato del sentimento, dell'arte o della fede, per egli l'Assoluto non può che essere oggetto della filosofia In secondo luogo, Hegel contesta gli atteggiamenti individualistici dei romantici, affermando che l'intellettuale non deve narcisisticamente ripiegarsi sul proprio io o invocare le "leggi del cuore", ma tener d'occhio soprattutto l'oggettivo "corso del mondo". Tuttavia, Hegel condivide il tema dell'infinito, anche se ritiene, come si è visto, che ad esso si acceda speculativamente e non attraverso le vie "immediate" Di conseguenza, la filosofia Hegeliana non costituisce il superamento del romanticismo, quanto piuttosto un diverso esito di una certa direzione di sviluppo della cultura romantica. La Logica Essa è la scienza dell'idea pura, cioè lo studio dell'idea considerata nel suo originario essere implicita e nel suo graduale esplicarsi Alla logica Hegel dedica la seconda delle sue opere fondamentali, "La scienza della logica" La logica prende in esame la struttura programmatica o impalcatura originaria del mondo, la quale si specifica in un organismo dinamico di concetti e categorie O Per Hegel il pensiero non è facoltà dell'individuo, ma ciò che di più oggettivo e universale esiste Anche Kant aveva rintracciato nel pensiero le condizioni dell'oggettività, ma la logica hegeliana indaga il pensiero in quanto realtà in senso forte Quindi i concetti non sono i pensieri soggettivi ma oggettivi, che esprimono la realtà nella sua essenza ● O La filosofia della natura Essa si costituisce come la considerazione teoretica della natura, che ha come oggetto di studio l'idea nella sua estrinsecazione spazio-temporale Hegel ammette che la filosofia della natura abbia per presupposto e condizione la fisica empirica, la quale deve limitarsi a fornire materiale e compiere il lavoro preparatorio La natura diventa l'idea nella forma dell'essere altro e come tale è essenzialmente esteriorità La filosofia della natura si divide in: Meccanica: che considera l'esteriorità, la quale è l'essenza propria della natura Fisica: comprende la fisica dell'individualità universale, cioè degli elementi della materia, e la fisica dell'individualità particolare, cioè delle proprietà fondamentali della materia Fisica organica: comprende la natura geologica, la natura vegetale e animale La filosofia dello spirito Essa è definita come "la più alta e difficile" delle conoscenze e consiste nello studio dell'idea che, per farsi soggettività e libertà, sparisce come natura. Lo sviluppo dello spirito avviene attraverso tre principali momenti: Lo spirito soggettivo Lo spirito individuale nell'insieme delle sue facoltà, che lentamente emerge dalla natura Esso si divide ancora in: Antropologia: la quale studia lo spirito come anima: una sorta di dormiveglia dello spirito Hegel articola un discorso sulle età della vita, sostenendo che l'infanzia sia il momento in cui l'individuo si trova in armonia con il mondo circostante, che la giovinezza sia il momento in cui l'individuo entra in contrasto con il proprio ambiente, e che la maturità sia il momento in cui l'individuo si riconcilia con il mondo Fenomenologia: studia lo spirito in quanto coscienza Psicologia: studia lo spirito in senso stretto, cioè nella sua attività pratica e nel volere libero Lo spirito oggettivo Lo spirito sovra-individuale e sociale, che manifesta le sue intuizioni sociali concrete, ovvero in quelle determinazioni che Hegel raccoglie sotto il concetto di diritto: ● Diritto astratto Moralità Eticità: la realizzazione del bene in quelle forme istituzionali che sono la famiglia, la società civile e lo stato O Lo stato si definisce, quindi, come il momento culminante dell'eticità, ossia la riaffermazione dell'unità della famiglia al di là della dispersione della società civile L'individuo si deve, dunque, identificare in esso come in una grande famiglia: lo stato etico diventa l'incarnazione suprema della moralità sociale e del bene comune O Tuttavia, lo stato non è né liberale, né democratico: per Hegel la nozione di sovranità popolare "appartiene ai confusi pensieri". Lo stato non è fondato sulla libertà degli individui, ma sull'idea di stato, sul concetto di bene universale: gli individui diventano tali solo all'interno di uno stato. La costituzione, poi, sorge necessariamente dalla vita collettiva e storica di un popolo: essa per essere tale deve essere sentita da un popolo Per Hegel la costituzione razionale è da identificare con la monarchia costituzionale moderna, la quale prevede una serie di poteri distinti, ma non divisi tra loro (legislativo, governativo e principesco) Legislativo = consiste nel potere di determinare e di stabilire l'universale ■ ■ Governativo = comprende i poteri giudiziari e consiste nello sforzo di tradurre in atto l'universalità delle leggi Principesco = il quale incarna l'unità stessa dello stato e consiste nella concretizzazione di un'individualità reale, cui spetta la decisione definitiva circa gli affari della collettività Lo spirito assoluto Lo spirito che sa e conosce sé stesso nelle forme dell'arte, della religione e della filosofia. Esso rappresenta il momento in cui l'idea giunge alla piena coscienza della propria infinità o assolutezza La qualità si "auto-sapersi" dell'Assoluto non è qualcosa di immediato, ma piuttosto il risultato di un processo dialettico rappresentato dall'arte, dalla religione e dalla filosofia. Esse si differenziano non per contenuto, quanto per forma: ● Arte: conosce l'assoluto nella forma dell'intuizione sensibile Rappresenta, dunque, il primo gradino attraverso cui lo spirito acquista coscienza di sé ● stesso O 1. Arte Simbolica: tipica delle grandi civiltà orientali e preelleniche, essa è caratterizzata dallo squilibrio tra contenuto e forma 2. Arte Classica: è caratterizzata da un equilibrio armonico tra contenuto spirituale e forma sensibile 3. Arte Romantica: è caratterizzata da un nuovo squilibrio tra contenuto spirituale e forma sensibile Morte dell'Arte: Dunque, questo nuovo squilibrio porta ad un graduale processo di smaterializzazione dell'arte, che porta l'arte ad "essere una cosa del passato" O Tuttavia, La morte dell'arte va interpretata come una sua inadeguatezza ad esprimere la profonda spiritualità moderna - ciò che è sparito non può più ritornare Religione: conosce l'Assoluto nella forma della rappresentazione O La religione, in quanto speculazione teologica, è certamente pensiero, ma esso è ancora affetto da un elemento sensibile. Nell'arte lo spirito vive in modo immediato e intuitivo, dato che nell'esperienza del bello artistico, spirito e natura vengono recepiti come un tutt'uno Hegel dialettizza, poi, l'arte in tre momenti: O Il pensiero di Dio: esprime il fatto che Dio sia un oggetto del pensare che la mente umana si pone davanti a sé. ■ Quindi la religione si arena d'innanzi al mistero dell'Assoluto La religione procede in maniera a-dialettica: intende le proprie determinazioni come giustapposte, quasi reciprocamente dipendenti L'Assoluto è rappresentato in forma storica, cioè come un "evento" la cui verità è accettata sulla base dell'autorità di una rivelazione O O O ■ La religione, poi, è lo sviluppo dell'idea di Dio nella coscienza umana: Religione Naturale: dio è sepolto nella natura ■ Religioni della libertà: che preludono alla visione di Dio come spirito libero Religioni dell'individualità spirituale: Dio appare in forma spirituale Religione assoluta: la religione cristiana, in cui Dio o l'Assoluto si rivela per ciò che è: puro spirito infinito ■ Hegel propone come soluzione la filosofia della religione, la quale non deve creare la religione, ma semplicemente riconoscere che la religione c'è già ■ Hegel attribuisce alla religione il merito di svolgere una funzione educativa preparatoria a una vita condotta secondo religione: ■ Tuttavia, desacralizzando il mondo e affidandolo alla libertà dell'uomo, la religione ha svuotato di ogni forza trascendentale i comandamenti della fede Filosofia: conosce l'Assoluto nella forma del puro concetto: qui l'idea giunge alla piena e concettuale coscienza di sé medesima La filosofia ha come contenuto l'Assoluto ed esprime la stessa verità della religione, è, dunque, "Pensiero di Dio", ma in questo caso il genitivo esprime il fatto che Dio o L'Assoluto hanno conoscenza di loro stessi, i quali, manifestandosi nell'uomo, si svelano a loro stessi. Hegel sostiene che la filosofia, al pari della realtà, sia una formazione storica: la filosofia non è nient'altro che la storia della filosofia O