I Filosofi Pluralisti e Empedocle
I filosofi pluralisti emergono dopo l'eleatismo di Parmenide, tornando a parlare della natura e tentando una sintesi tra il continuo mutamento di Eraclito e l'immutabilità dell'essere di Parmenide.
Empedocle di Agrigento, medico e scienziato, è famoso per la sua teoria delle quattro radici (fuoco, aria, terra e acqua). Questi elementi fondamentali, combinandosi e separandosi, formano tutte le cose esistenti. Due forze cosmiche opposte agiscono su questi elementi: l'amore (che unisce) e l'odio (che separa).
Secondo Empedocle, la vita è possibile solo nelle fasi intermedie del ciclo cosmico, quando gli elementi non sono né completamente uniti né totalmente separati. Le radici sono principi eterni e immutabili, proprio come l'essere di Parmenide.
💡 Pensa al ciclo cosmico come a una danza eterna: quando l'amore prevale, tutto tende all'armonia e all'unione; quando domina l'odio, tutto si separa nel caos.
Anassagora di Clazomene introduce invece i semi, particelle piccolissime e divisibili che compongono tutte le cose. Aristotele li chiamerà "omeomerie" (parti simili). Come per Parmenide, anche per Anassagora nulla nasce e nulla perisce veramente.