La Filosofia degli Opposti e la Visione Cosmica
Per Eraclito, l'archè ilprincipiofondamentaledituttelecose è il fuoco, elemento dal quale tutto proviene e al quale tutto ritorna attraverso due processi:
- La "via all'in giù" condensazione
- La "via all'in su" rarefazione
La teoria degli opposti rappresenta uno degli aspetti più affascinanti del pensiero eracliteo. Secondo questa dottrina, ogni opposto non può esistere senza il suo corrispondente: gli opposti lottano tra loro ma sono anche indissolubilmente legati.
Concetto Fondamentale: L'armonia degli opposti è al centro della filosofia di Eraclito. Il filosofo sostiene che il mondo raggiunge l'equilibrio proprio grazie al conflitto tra elementi contrari che, pur opponendosi, sono necessari l'uno all'altro.
Eraclito è il primo ad utilizzare il termine logos ragione per indicare l'interdipendenza degli opposti e la legge razionale che governa il cosmo. Le sue frasi sull'unità dei contrari rivelano una profonda comprensione della complessità della realtà.
Nella sua dottrina dell'universo, Eraclito introduce elementi di panteismo, identificando il divino con l'universo stesso. Il divino si manifesta come fuoco generatore, presente in tutte le cose. Questa visione porta a una concezione ciclica del cosmo, in cui l'universo alterna fasi di produzione e distruzione: secondo Eraclito, il mondo tornerà periodicamente al caos originario per poi ricominciare un nuovo ciclo.
Nella sua dottrina della conoscenza, il filosofo critica i "dormienti" perché sono esclusi dalla comprensione del logos, la legge universale. Solo gli "svegli" possono accedere alla verità, poiché capaci di superare l'illusione. Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, Eraclito non svaluta completamente l'esperienza sensoriale, ma crede nell'affidabilità delle informazioni fornite dai sensi, pur riconoscendo i loro limiti.