La Teoria della Conoscenza
Dopo lo scetticismo, Agostino abbracciò il platonismo, comprendendo che l'aspirazione alla verità può realizzarsi solo nel mondo spirituale. Scoprì che la parte migliore dell'uomo è la capacità di ragionare.
La sua teoria della conoscenza parte dall'interiorità: "In interiore homine habitat veritas" (nell'interno dell'uomo abita la verità). L'anima controlla il corpo e attraverso la sensazione comprende che le cose sensibili non offrono vera conoscenza.
La verità risiede nell'anima attraverso principi stabili ed eterni, ma sta al di sopra della ragione umana. È Dio stesso, come "maestro interiore", a illuminare l'anima e renderle comprensibile la realtà.
Contro lo scetticismo Agostino elaborò argomenti decisivi: la matematica e il principio di non contraddizione dimostrano l'esistenza di verità indubitabili. Inoltre, l'esercizio del pensiero presuppone il vivere e l'esistere, che sono certezze assolute.
Il rapporto tra fede e ragione si esprime nelle formule "credo ut intelligam" (credo per capire) e "intelligo ut credam" (capisco per credere). Fede e ragione si sostengono reciprocamente nella ricerca della verità.
Concetto fondamentale: L'anima umana è immagine della Trinità divina, unendo memoria, intelligenza e volontà.