Apocalittici vs Integrati: le reazioni degli intellettuali
Di fronte alla cultura di massa, gli intellettuali si dividono in due categorie secondo Umberto Eco:
Gli apocalittici difendono una concezione aristocratica del sapere e hanno una visione catastrofica del futuro. Disprezzano letture popolari, riviste e programmi TV, non accettando che cultura e conoscenza possano essere patrimonio di molti. Per loro la cultura di massa è "anticultura".
Gli integrati pensano che la civiltà di massa consenta un allargamento democratico della cultura, producendo per la prima volta un sapere universale. Accettano la società di massa e ne usano gli strumenti, scrivendo anche libri divulgativi.
Adorno e Horkheimer (Scuola di Francoforte) introducono il concetto di industria culturale con accezione negativa: la cultura viene asservita al controllo sociale e al consumismo, producendo contenuti standardizzati e mediocri. L'individuo diventa "eterodiretto" - guidato da altri invece che autonomo.
Edgar Morin è meno pessimista: nel saggio "Lo spirito del tempo" sostiene che la cultura di massa va compresa, non demonizzata. È la prima cultura veramente universale e cosmopolita della storia dell'umanità, che interagisce con altre culture esistenti.
⚖️ Rifletti: Sei più "apocalittico" o "integrato" verso i social media e la cultura digitale di oggi?
Pier Paolo Pasolini critica la trasformazione del secondo dopoguerra: il benessere economico ha sostituito i valori della cultura contadina con una mentalità edonistica orientata al consumo. La televisione è la principale artefice dell'omologazione culturale degli italiani, creando il "perfetto consumatore".
La legislazione europea e italiana leggeMammıˋ1990,legge112/2004 introduce normative per tutelare i minori da contenuti violenti o diseducativi, con codici di autoregolamentazione per TV e minori.