La violenza contro le donne è un fenomeno complesso che richiede un'analisi approfondita delle sue cause e conseguenze.
La Sindrome della donna maltrattata si manifesta attraverso un insieme di sintomi psicologici che includono depressione, ansia e disturbo post-traumatico da stress. Le vittime spesso sviluppano meccanismi di difesa che rendono difficile l'uscita dalla situazione di abuso. Il Profilo psicologico della vittima rivela frequentemente una storia di traumi pregressi e una progressiva perdita di autostima. La valutazione del rischio violenza di genere è fondamentale per prevenire l'escalation della violenza e viene effettuata attraverso strumenti specifici come il Test SARA e il Questionario ISA violenza.
Il Profilo psicologico del maltrattante mostra spesso caratteristiche comuni come il bisogno di controllo, la manipolazione e la tendenza alla minimizzazione delle proprie azioni. La Psicopatologia del femminicidio evidenzia come questi comportamenti possano evolversi in violenza estrema. Secondo le statistiche dei femminicidi nel mondo, il fenomeno resta drammaticamente diffuso, con l'Italia che presenta una percentuale di femminicidi significativa nel contesto europeo. Il ruolo dello psicologo con le donne vittime di violenza è cruciale nel processo di recupero e nell'implementazione di strategie di protezione. Gli esperti lavorano sui fattori di rischio statici e dinamici per identificare le situazioni potenzialmente pericolose e intervenire tempestivamente. Le conseguenze del femminicidio non si limitano alla vittima diretta ma si estendono all'intera società, creando un impatto transgenerazionale che richiede interventi strutturali e culturali profondi.