L'Articolo 32 della Costituzione rappresenta uno dei pilastri fondamentali del diritto alla salute in Italia, tutelando sia l'individuo che la collettività.
La Repubblica italiana riconosce la salute come diritto fondamentale dell'individuo e interesse della collettività, garantendo cure gratuite agli indigenti. Questo principio costituzionale si articola su due livelli: il primo riguarda la tutela della salute come diritto individuale e sociale, mentre il secondo stabilisce il divieto di trattamenti sanitari obbligatori, se non per disposizione di legge. Il diritto alla salute viene considerato un diritto inviolabile e viene garantito attraverso il Servizio Sanitario Nazionale, che assicura l'accesso universale alle cure mediche.
I determinanti della salute rappresentano i fattori che influenzano lo stato di salute degli individui e delle comunità. Questi si dividono in determinanti modificabili e non modificabili. Tra i determinanti sociali della salute troviamo le condizioni socio-economiche, l'ambiente, l'istruzione e lo stile di vita. L'OMS ha identificato questi fattori come cruciali per il benessere delle persone, sottolineando l'importanza di un approccio olistico alla salute che consideri non solo gli aspetti medici ma anche quelli sociali e ambientali. La comprensione di questi determinanti è fondamentale per sviluppare politiche sanitarie efficaci e per promuovere l'equità nell'accesso alle cure, come previsto anche dall'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.