La Rivoluzione Industriale e Adam Smith
La Rivoluzione Industriale cambia tutto: nascono le fabbriche, si sviluppa il capitalismo e la società si divide tra capitalisti e proletari. È un mondo completamente nuovo dove la ricchezza viene investita per creare altra ricchezza.
Adam Smith diventa il guru dell'economia liberista. La sua teoria è geniale nella sua semplicità: se ognuno pensa ai propri interessi, alla fine tutti stanno meglio. È come una "mano invisibile" che guida il mercato verso il bene comune.
Smith odia i monopoli perché bloccano la libera concorrenza. Secondo lui, lo Stato deve stare alla larga dall'economia - meno controlli ci sono, meglio è per tutti.
La teoria di Say aggiunge un pezzo importante: l'offerta crea sempre la sua domanda. In pratica, se produci qualcosa di buono, troverai sempre chi lo vuole comprare.
Attenzione: Queste teorie funzionano fino alla Grande Depressione del '29, quando il sistema liberista mostra i suoi limiti.