Dallo Stato produttore allo Stato regolatore
Il futuro è chiaro: sempre meno Stato produttore, sempre più Stato regolatore. Ma chi controlla i controllori? Le Authority (Autorità indipendenti) sono la risposta: enti pubblici autonomi, senza interferenze politiche, specializzati nella regolamentazione di settori delicati.
L'AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato), nota come Antitrust, è l'esempio più famoso. I suoi membri sono nominati dal Parlamento ma poi operano in totale indipendenza, con l'obiettivo di garantire la libera concorrenza.
Esistono Authority per tutti i settori sensibili: energia, telecomunicazioni, trasporti, mercati finanziari. Il loro compito è bilanciare efficienza del mercato e tutela dell'interesse pubblico - una missione complessa che richiede competenze tecniche elevate.
Punto cruciale: L'indipendenza delle Authority dal potere politico è essenziale - devono poter prendere decisioni tecniche senza pressioni elettorali.
La legislazione di protezione rappresenta un altro strumento di intervento indiretto: leggi sulla sicurezza sul lavoro, tutela dei consumatori, protezione ambientale. Lo Stato non gestisce direttamente, ma impone regole che orientano il comportamento delle imprese private.
L'evoluzione è evidente: dal controllo diretto alla regolamentazione intelligente, dalla proprietà pubblica alla vigilanza pubblica su mercati privati efficienti.