Bisogni, Beni e Nascita delle Imprese

Ti sei mai chiesto perché compri quello che compri? Tutto parte dai bisogni, che sono le cose di cui abbiamo davvero bisogno per vivere bene. La Piramide di Maslow ci mostra come funziona: prima soddisfiamo i bisogni fisiologici (mangiare, dormire), poi quelli di sicurezza, appartenenza, stima e infine autorealizzazione.

I bisogni si dividono in primari (tipo mangiare) e secondari (tipo il nuovo iPhone). Possiamo classificarli anche per frequenza (quanto spesso li sentiamo), importanza, se possiamo rimandarli e se dipendono da noi.

I beni sono tutto ciò che viene creato per soddisfare questi bisogni. Possono essere materiali (tangibili) come una maglietta, o immateriali (intangibili) come un'app. Dall'antico baratto si è passati alla moneta, e oggi i beni seguono tre fasi: produzione, scambio e consumo.

💡 Curiosità: Le figure che si occupano dello scambio sono chiamate "intermedie" - pensa ai negozi che vendono prodotti fatti da altri!

Grazie a questa divisione in fasi sono nate le imprese, gestite da imprenditori che si specializzano nella produzione o nello scambio di beni. Ma un'impresa non può esistere senza un'azienda - cioè tutti i beni organizzati (dipendenti, edifici, macchinari) necessari per farla funzionare.

Come si Classificano le Imprese

Le imprese non sono tutte uguali! Si classificano in tanti modi diversi che ti aiutano a capire come funzionano. Possono essere manifatturiere (producono oggetti) o di servizi (offrono servizi), appartenere al settore primario, secondario o terziario.

Il business può essere B2C (vendono ai consumatori come te) o B2B (vendono ad altre aziende). Il processo produttivo può essere per progetto specifico o seguire un modello standard.

Una distinzione super importante è quella tra soggetto giuridico e soggetto economico. Il primo è il responsabile legale dell'impresa, il secondo è chi prende le decisioni economiche. A volte coincidono, a volte no!

Le imprese individuali sono gestite da una sola persona che si prende tutte le responsabilità (e tutti i rischi). È come quando tuo zio apre il suo negozio di famiglia: risponde di tutto personalmente.

⚠️ Attenzione: Nelle imprese individuali, se le cose vanno male, il proprietario risponde con il suo patrimonio personale!

Le imprese collettive invece sono gestite da più persone e si dividono in società di persone, società di capitali e società non lucrative. Ognuna ha regole diverse per responsabilità e gestione.

Società di Persone e di Capitali

Nelle società di persone, i soci coincidono con il soggetto giuridico e rispondono illimitatamente e solidalmente. Significa che se l'azienda ha debiti, i soci pagano anche con i loro soldi personali!

Ci sono tre tipi: S.s. (società semplice, solo per attività non commerciali), S.n.c. (società in nome collettivo, per attività commerciali), S.a.s. (società in accomandita semplice, con soci accomandanti che mettono i soldi e accomandatari che amministrano).

Le società di capitali funzionano diversamente: la società ha una personalità giuridica autonoma. I soci mettono i soldi ma non amministrano direttamente - votano in assemblea e nominano amministratori e sindaci.

La S.r.l. (Società a responsabilità limitata) richiede minimo 10.000€ di capitale. I soci hanno delle quote e se l'azienda fallisce, loro non ci rimettono soldi personali.

💰 Soldi Smart: Nella S.p.A. (Società per Azioni) servono almeno 50.000€ e il capitale si divide in azioni che puoi comprare e vendere!

La S.p.A. gestisce il capitale attraverso azioni dal valore variabile. Chiunque compri azioni diventa socio. Le obbligazioni invece sono prestiti alla società che vanno rimborsati con interessi.

Società Non Profit e Ciclo di Vita Aziendale

Le società non lucrative non puntano al profitto ma hanno finalità sociali. Le cooperative aiutano i soci a ottenere beni e servizi a condizioni migliori. Le associazioni sono gruppi di persone unite per uno scopo comune, mentre le fondazioni nascono da un capitale destinato a scopi specifici.

Il ciclo di vita aziendale ha quattro fasi fondamentali. La fase pre-aziendale è quella di studio e progettazione - ti chiedi cosa produrre, per chi, dove. Nella fase istituzionale dai vita concreta all'azienda: scegli la forma giuridica, fissi il capitale, decidi dove metterla.

La fase dinamico-probabilistica è quando l'azienda funziona davvero e gestisci tutte le operazioni quotidiane. Infine arriva la fase terminale: può essere volontaria (decidi tu di chiudere) o una cessione (vendi ad altri).

L'azienda è un sistema organizzato fatto di quattro elementi: persone (con le loro competenze), operazioni (le azioni di lavorazione), fattori produttivi (le risorse) e prodotto (il risultato finale).

🔄 Sistema Perfetto: Tutto si collega! Le persone lavorano i fattori produttivi attraverso operazioni specifiche per creare il prodotto finale.

Queste funzioni si raggruppano in due macro-processi: quello economico-finanziario (gestione soldi e controlli) e quello tecnico-commerciale (produzione e vendita).

Marketing Mix e Ciclo di Vita del Prodotto

Il marketing mix è la capacità dell'azienda di capire cosa vuoi prima ancora che tu lo sappia! Si basa sulle famose 4P: Prodotto, Prezzo, Punto vendita (Placement) e Promozione.

Il ciclo di vita del prodotto funziona come una curva: si parte dall'introduzione nel mercato (con budget di lancio elevato), si passa alla crescita (budget di esercizio più basso), poi maturità e infine declino. La pubblicità segue la stessa logica: all'inizio è lunga per farti conoscere il prodotto, poi diventa più sintetica.

Le motivazioni d'acquisto sono tre: compri un prodotto funzionale (ti serve), edonistico (ti piace) o di status (ti fa sentire importante). I prodotti si classificano in convenience goods (largo consumo, basso coinvolgimento), shopping goods (acquisti saltuari, alto coinvolgimento) e specialty goods (consumatore molto coinvolto).

La comunicazione può essere Above the Line (TV, radio, giornali) o Below the Line (marketing diretto, sponsor, promozioni).

💡 Pricing Smart: Il prezzo può essere basato sul valore reale $costo + guadagno$ o sul valore percepito (quanto sei disposto a pagare)!

Le politiche di prezzo includono penetrazione (prezzi bassi per vendere tanto), scrematura (prezzi alti per pochi), discriminazione (prezzi diversi per clienti diversi) e break even point (prezzo che copre i costi).

Le Operazioni di Gestione

Le operazioni di gestione sono il cuore pulsante dell'azienda e si dividono in quattro fasi che si ripetono ciclicamente: finanziamento, investimento, produzione e disinvestimento. È come un circolo perfetto dove i guadagni tornano sotto forma di nuovo finanziamento.

Il finanziamento può venire dall'interno (soci o imprenditore) o dall'esterno (banche e creditori). Quello interno è "capitale di rischio" perché se l'azienda va male, addio soldi! Quello esterno è "capitale di credito" e va restituito con gli interessi, indipendentemente da come vanno gli affari.

Il finanziamento può essere acceso (arrivano soldi ma aumentano i debiti) o spento (si restituiscono i debiti ma diminuiscono le disponibilità).

Liquidità + debiti = patrimonio aziendale. Il bilancio è come una foto della situazione economica in un momento preciso: nell'attivo ci sono beni, crediti e liquidità; nel passivo debiti, capitale e utili.

📊 Bilancio Easy: L'attivo sono le cose che possiedi, il passivo sono i debiti e quello che devi ai proprietari!

Gli investimenti si dividono in fattori fissi (pluriennali, come macchinari) e variabili (d'esercizio, come materie prime). I fissi costano tanto ma durano anni, i variabili costano meno ma si consumano subito.

Investimenti, Ammortamenti e Trasformazione

Puoi investire in tre modi: acquisto (paghi subito tutto), affitto (paghi un canone periodico) o leasing (affitti con opzione di riscatto finale). Ognuno ha vantaggi e svantaggi a seconda della tua situazione finanziaria.

I fattori fissi subiscono obsolescenza - si usurano fisicamente e funzionalmente perdendo valore nel tempo. La quota di ammortamento rappresenta la parte di valore "morta" che devi considerare come costo ogni anno.

Per calcolare l'ammortamento devi sapere il valore del bene e il criterio da applicare (quota fissa o variabile). È fondamentale per sapere quanto vale davvero la tua attrezzatura!

La trasformazione è dove la magia succede: i fattori produttivi (INPUT) diventano prodotti finiti (OUTPUT). I fattori pluriennali si consumano parzialmente, quelli d'esercizio completamente.

⚡ Trasformazione Magica: È qui che le materie prime si trasformano nel prodotto che il cliente comprerà!

Il disinvestimento è la vendita del prodotto, che porta ricavi e reintegra le disponibilità monetarie. È il momento della verità: scopri se hai guadagnato o perso!

Costi fissi + costi variabili = costi totali. Questa formula semplice è alla base di ogni calcolo aziendale.

Le Aziende Grafiche e i loro Prodotti

Il mondo dell'industria grafica è super variegato e in continua evoluzione tecnologica. Include progettazione grafica, stampa, multimediale, legatoria, editoria e packaging. È un settore che si reinventa continuamente!

I prodotti si dividono in stampati (Entipologia) e digitali. Gli stampati includono libri (bibliologia), giornali e riviste (emerologia) e materiale promozionale (pubbligrafica). I prodotti digitali vanno dagli e-book ai videogiochi, dalla grafica 3D ai video promozionali.

Le aziende grafiche possono essere a ciclo completo (fanno tutto internamente) o service (specializzate in una sola attività). La produzione può essere su commessa, a modello o a flusso continuo.

L'editoria si divide in scolastica (libri di scuola), varia (romanzi e saggi), grandi opere (enciclopedie), digitale $e-book$ e periodica (giornali e riviste). Ognuna ha le sue strategie e tempi.

📚 Editoria 360°: Una casa editrice ha ufficio amministrativo, reparto editoriale, reparto tecnico e ufficio commerciale!

L'editoria digitale sta rivoluzionando il settore: puoi comprare libri online a prezzi contenuti e leggerli subito sul tuo device preferito.

L'Oggetto di Costo - Come si Calcolano i Costi Aziendali

Il costo è il valore economico di tutti gli elementi coinvolti nelle attività d'impresa. Non è solo il prezzo che paghi per le materie prime, ma tutto quello che serve per far funzionare l'azienda!

I costi si dividono in industriali (manufacturing costs) - quelli per produrre come materie prime e manodopera - e non industriali $non-manufacturing costs$ - tutto il resto come amministrazione e marketing.

Gli elementi di costo sono le risorse utilizzate per realizzare l'oggetto di costo (che può essere un prodotto, un cliente, un marchio). È come gli ingredienti di una ricetta!

I costi diretti sono facili da calcolare: Quantità × Costo unitario per i materiali, Ore totali × Costo orario per la manodopera. Semplice e diretto!

🎯 Target Costo: I costi diretti vanno dritti all'oggetto di costo, quelli indiretti hanno bisogno di essere "allocati"!

I costi indiretti sono più complessi e richiedono l'allocazione: dividi il costo totale per il numero di prodotti, lotti o clienti. Puoi allocare per prodotto (ottieni spesso numeri con virgole), per lotto (numeri più grossi) o per cliente.

I costi speciali riguardano un oggetto specifico, quelli comuni riguardano più oggetti insieme.

Sistemi di Allocazione dei Costi

L'allocazione è il processo che ti permette di distribuire i costi indiretti sui diversi oggetti di costo. È come dividere equamente le spese condominiali tra tutti gli appartamenti!

Allocazione per prodotto: Dividi i costi indiretti totali per il numero totale di prodotti, ottenendo un costo unitario indiretto. Poi moltiplichi questo per il numero di prodotti del singolo lotto e aggiungi i costi diretti.

Allocazione per lotto: Dividi i costi indiretti totali per il numero di lotti, ottenendo un costo per lotto (di solito un numero senza virgole). Lo aggiungi ai costi diretti del lotto.

Allocazione per cliente: Dividi i costi indiretti per il numero di clienti, poi moltiplichi per i lotti del singolo cliente e aggiungi ai costi diretti.

🧮 Formula Vincente: Costi totali = Costi diretti + Costi indiretti allocati. Questa formula ti salverà sempre!

La scelta del metodo di allocazione dipende da cosa vuoi analizzare: se ti interessa il costo per prodotto, usi l'allocazione per prodotto; se vuoi sapere quanto costa servire un cliente, usi quella per cliente.

Ricorda: non esiste un metodo "giusto" o "sbagliato", dipende dall'obiettivo della tua analisi e da cosa ti serve sapere per prendere decisioni aziendali intelligenti.