Le Fonti del Diritto: La Piramide delle Regole
Immagina una piramide: le fonti del diritto funzionano così, con la Costituzione in cima che comanda su tutto. Sotto ci sono le leggi ordinarie, poi i regolamenti regionali e amministrativi, fino agli usi e alle consuetudini alla base.
Quando due norme si scontrano, vince sempre quella più in alto nella gerarchia (principio gerarchico). Se sono allo stesso livello, vince la più recente (principio cronologico). Semplice, no?
Una legge non diventa subito attiva: deve essere approvata dal Parlamento, promulgata dal Presidente e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. Poi c'è la vacatio legis di 15 giorni prima che entri in vigore. Le leggi di solito non sono retroattive, cioè non valgono per il passato, tranne in alcuni casi speciali.
Le norme perdono efficacia con l'annullamento (se la Corte Costituzionale le boccia) o l'abrogazione (con una nuova legge o un referendum). Nel diritto internazionale, contano i principi di territorialità per le leggi penali e di nazionalità per quelle civili.
Trucco per ricordare: Pensa alla piramide delle fonti come a un castello: più sei in alto, più comandi!