Ius Honorarium: Il Diritto Pretorio
Lo ius honorarium è il diritto creato dai magistrati giusdicenti: pretori (urbano e peregrino), edili curuli e governatori provinciali. Si chiama così perché deriva dagli "honores" (magistrature) elettive annuali.
Il pretore urbano (istituito nel 367 a.C.) aveva il compito di "dicere ius" e diventa la figura chiave. Gli edili curuli controllavano i mercati, specialmente le vendite di schiavi e animali. Il pretore peregrino (242 a.C.) gestiva i rapporti con gli stranieri.
Il cuore del sistema era l'editto pretorio: un programma annuale con cui il magistrato prometteva nuovi strumenti giudiziari. Non conteneva ordini diretti, ma modelli di provvedimenti che avrebbe emanato. I pretori successivi confermavano l'editto precedente, creando l'edictum tralaticium.
Nel 130 d.C. Salvio Giuliano fissa l'Editto Perpetuo per ordine di Adriano, ponendo fine all'evoluzione del diritto pretorio. Da quel momento i pretori mantengono la giurisdizione ma perdono il potere creativo.
L'editto conteneva sia strumenti del ius civile che mezzi nuovi: solo questi ultimi costituivano vero diritto pretorio, distinguendosi dal diritto civile per origine, effetti e tutela processuale.
Punto essenziale: Il diritto pretorio non sostituisce lo ius civile ma lo integra, seguendo il principio che il pretore non può negare il diritto civile ma può paralizzarne l'applicazione quando ingiusta!