Le Fonti del Diritto e la Gerarchia
Le fonti del diritto sono atti e fatti che creano norme giuridiche. Si dividono in fonti-atto (scritte, come il Codice di Istituto) e fonti-fatto (derivanti da comportamenti, come le consuetudini). Le prime prevalgono sempre sulle seconde.
Esiste una piramide gerarchica delle fonti: al vertice troviamo la Costituzione e i regolamenti UE, poi le leggi formali e materiali, le leggi regionali, i regolamenti e infine le consuetudini. Quando c'è conflitto, vince sempre la fonte di rango superiore.
I criteri applicativi sono tre: principio di gerarchia (vince la fonte superiore), principio di competenza (nell'organizzazione sanitaria prevale la legislazione regionale) e principio cronologico (tra norme di stesso rango, vince la più recente).
Le fonti di cognizione sono gli strumenti che fanno conoscere le norme, come i Codici civile e penale. Possono essere interne o esterne (trattati internazionali, norme UE).
💡 Importante: L'Italia non ha sovranità monetaria - l'UE è un'entità sovranazionale che limita alcuni poteri degli Stati membri.