Lo Statuto Albertino e il Regno d'Italia
Pensate a quando vi danno delle regole che non avete scelto: è esattamente quello che succede nel 1848 quando Re Carlo Alberto di Savoia "regala" lo Statuto albertino ai suoi sudditi. Non è il popolo a decidere, ma il re che concede alcune libertà dall'alto.
Questo documento diventa la costituzione del Regno d'Italia nel 1861 e resta in vigore fino al 1948. Ha quattro caratteristiche fondamentali: è scritto, elargito, breve e flessibile. Quest'ultima caratteristica si rivela un grosso problema perché permette di modificarlo facilmente con leggi ordinarie.
Durante il regime fascista, la flessibilità dello Statuto viene sfruttata per stravolgere completamente i diritti dei cittadini. I fascisti approvano leggi che contraddicono la costituzione, ma siccome è flessibile, possono farlo senza problemi. È proprio questo il motivo principale per cui dopo la guerra si decide di scrivere una costituzione completamente diversa.
💡 Curiosità: Nel Regno d'Italia il re aveva un potere enorme - poteva bloccare qualsiasi legge del Parlamento e nominava personalmente i senatori!