Il Fascismo e la Fine della Democrazia
Dopo la Prima Guerra Mondiale, l'Italia vive una grave crisi economica che favorisce l'ascesa del fascismo. Nel 1922, con la famosa marcia su Roma, Mussolini arriva al potere. Da lì inizia la distruzione sistematica della democrazia italiana.
Le leggi fascistissime del 1926 trasformano completamente lo Stato: Mussolini diventa il Duce, il Parlamento perde ogni potere reale, e tutti i partiti tranne quello fascista vengono sciolti. La divisione dei poteri sparisce completamente.
Le elezioni diventano una farsa: nel 1929 si vota per l'ultima volta con una lista unica di candidati fascisti, usando schede colorate che rendono il voto riconoscibile. Dal 1938 anche questo viene abolito e i deputati vengono direttamente nominati dal governo.
I diritti civili vengono calpestati: ritorna la pena di morte, sparisce la libertà di stampa, e nel 1938 arrivano le terribili leggi razziali contro gli ebrei. La sovranità popolare è completamente distrutta.
⚠️ Ricorda: La flessibilità dello Statuto Albertino permise al fascismo di distruggere la democrazia usando le stesse leggi che dovevano proteggerla.