Dallo Statuto Albertino alla Costituzione Repubblicana
Prima della Costituzione attuale, l'Italia era governata dallo Statuto Albertino del 1848, che divenne la costituzione ufficiale con l'Unità d'Italia nel 1861. Questo documento era breve, flessibile (modificabile con leggi ordinarie), ottriato (concesso dal re dall'alto) e confessionale (religione cattolica unica).
Il sistema prevedeva una monarchia costituzionale parlamentare con i tre poteri divisi tra re, parlamento e giudici. Il parlamento poteva far cadere il governo con il voto di sfiducia, mentre i ministri dovevano avere l'approvazione sia del re che del parlamento.
Dopo il ventennio fascista (1925-1943) e la liberazione del 25 aprile 1945, gli italiani scelsero la repubblica con il referendum del 2 giugno 1946. Nella stessa data furono eletti i 556 membri dell'Assemblea Costituente che scrissero la nuova Costituzione.
La Costituzione italiana fu approvata il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1° gennaio 1948. A differenza dello Statuto Albertino, è lunga (139 articoli), rigida (modificabile solo con procedure speciali), popolare (emanata dal popolo), compromissoria (bilancia diverse ideologie) e programmatica (impegna il legislatore).
Ricorda: La Costituzione è divisa in tre parti principali: principi fondamentali art.1−12, diritti e doveri dei cittadini art.13−54 e ordinamento della Repubblica art.55−139.