La Liberazione e i Diritti degli Ex-Schiavi
Il padrone poteva liberare lo schiavo con tre modalità solenni: testamento, vindicta, o censo. Lo schiavo liberto diventava cittadino, ma rimaneva legato al patron ex−padrone da obblighi di fides, opera e obsequium (lealtà, lavoro, rispetto).
Il pretore introdusse anche manomissioni pretorie - meno formali ma ugualmente valide. Se il padrone trattava pubblicamente lo schiavo come libero (invitandolo a cena, scrivendogli lettere), questi diventava libero secondo l'equità.
Gli schiavi potevano negoziare per conto del padrone. Se l'affare andava bene, il guadagno andava al dominus. Se andava male... anche i debiti! Il pretore creò le azioni con trasposizione di soggetti - primi esempi di rappresentanza legale.
Per avere piena capacità giuridica non bastava essere cittadini liberi. Bisognava essere pater familias - cioè non avere ascendenti vivi maschi. Solo così si poteva essere titolari di diritti e obblighi.
💰 Business antico: I padroni mandavano gli schiavi a commerciare perché fare affari era considerato "poco dignitoso" per un cittadino romano!