Impresa Illecita e Professioni Intellettuali: Due Casi Particolari
L'impresa illecita rimane sempre impresa! Che si tratti di contrabbando, sfruttamento della prostituzione o semplicemente mancanza di licenze, se ci sono i requisiti dell'art. 2082, si applica la disciplina dell'imprenditore.
Questo non significa tutelare chi viola la legge. Vale la regola della "non invocabilità per non invocabilità": l'imprenditore illegale subisce tutti gli obblighi (registri, fallimento) ma non può invocare le tutele (concorrenza sleale, marchi).
È una soluzione intelligente che protegge i terzi in buona fede che contrattano inconsapevolmente con imprese illegali, senza premiare chi viola la legge.
Le professioni intellettuali sono l'unica vera eccezione. Medici, avvocati, architetti non sono mai imprenditori per scelta del legislatore, anche se assumono dipendenti e organizzano studi complessi.
L'art. 2238 prevede un'eccezione all'eccezione: se la professione diventa "elemento di un'attività organizzata in forma di impresa", allora si applica la disciplina dell'impresa. Esempio: il medico che apre una clinica privata.
Memorizza: Anche l'impresa illegale rimane impresa, ma le professioni intellettuali sono sempre escluse (salvo quando diventano parte di un'impresa più grande)!