I Soggetti e la Capacità Giuridica
I soggetti sono entità cui la legge attribuisce la capacità giuridica, cioè la capacità di essere parte di un rapporto giuridico. La capacità giuridica è la potenziale titolarità di diritti che spetta a tutti gli individui dalla nascita alla morte, e compete sia alle persone fisiche che alle persone giuridiche.
In caso di scomparsa di una persona (quando non è più reperibile nella residenza e non se ne hanno notizie), il giudice nomina un curatore per conservare il patrimonio dello scomparso. Dopo due anni, può dichiarare l'assenza e dopo dieci anni la morte presunta.
La capacità di agire è invece la capacità di disporre validamente dei propri diritti attraverso manifestazioni di volontà. A differenza della capacità giuridica, viene attribuita solo ai maggiorenni.
💡 Mentre la capacità giuridica indica la possibilità di essere titolare di diritti e spetta a tutti, la capacità di agire riguarda il potere di disporre di questi diritti e richiede una sufficiente maturità riconosciuta dalla legge.
L'incapacità legale si ha quando la legge presume che un soggetto non abbia sufficiente maturità per disporre dei propri diritti. Riguarda:
- Minorenni: i genitori o il tutore (nominato dal giudice in assenza dei genitori) li rappresentano
- Interdetti: soggetti maggiorenni con grave infermità mentale dichiarata dal Tribunale
La legge distingue tra atti di ordinaria amministrazione (che genitori o tutori possono compiere senza autorizzazione) e atti di straordinaria amministrazione (che richiedono autorizzazione giudiziaria).
Esistono anche casi di incapacità relativa per situazioni meno gravi, come l'inabilitazione e l'emancipazione, e l'istituto dell'amministratore di sostegno per tutelare persone con limitata autonomia.