La struttura dell'atomo e la natura della luce
Immagina di voler capire com'è fatto l'interno di una scatola chiusa senza poterla aprire: è esattamente quello che facciamo con gli atomi! Tutta la nostra conoscenza sulla struttura elettronica viene dall'analisi della luce che le sostanze assorbono o emettono.
La luce ha una doppia natura scoperta da Planck e Einstein: è sia un'onda che un insieme di particelle. Come un'onda, Maxwell ci spiega che nasce dall'oscillazione rapidissima di cariche elettriche e si caratterizza per frequenza (quante oscillazioni al secondo), lunghezza d'onda (la distanza dopo cui l'onda si ripete) e velocità (sempre uguale alla velocità della luce).
Ma la luce è anche fatta di particelle chiamate fotoni o quanti di energia. L'effetto fotoelettrico lo dimostra: quando colpisci una lastra di zinco con luce ultravioletta, vengono espulsi elettroni, ma solo se la frequenza supera un valore soglia. Ogni fotone trasporta un'energia calcolata con la costante di Planck h=6,63x10−34Js.
Curiosità: Lo spettro visibile è solo una piccolissima parte dello spettro elettromagnetico - dal violetto al rosso - che i nostri occhi riescono a vedere!
Il modello atomico di Bohr
Bohr ha rivoluzionato la nostra comprensione dell'atomo applicando l'idea dei quanti al modello nucleare. Osservando che ogni elemento produce uno spettro a righe caratteristico (come un'impronta digitale colorata), ha capito che gli elettroni non possono stare ovunque.
Le sue cinque regole fondamentali sono geniali nella loro semplicità: gli elettroni percorrono solo orbite stazionarie specifiche senza perdere energia, queste orbite sono quantizzate (hanno valori di energia fissi), e per saltare da un'orbita all'altra devono assorbire o emettere esattamente la giusta quantità di energia.
Quando un elettrone "salta" su un livello più alto assorbe energia, quando "cade" verso il basso emette un fotone. L'energia di questo fotone corrisponde esattamente alla differenza tra i due livelli energetici - ecco perché ogni elemento ha il suo spettro caratteristico!
Regole pratiche: Ricorda il principio di Pauli (massimo 2 elettroni per orbitale con spin opposto) and la regola di Hund (prima riempi tutti gli orbitali con un elettrone, poi li completi).