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Masaccio vita e opere

10/11/2022

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Masaccio insieme a Brunelleschi e Donatello rappresenta uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze. La sua carriera
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Masaccio Masaccio insieme a Brunelleschi e Donatello rappresenta uno degli iniziatori del Rinascimento a Firenze. La sua carriera artistica fu breve e gli furono attribuite con certezza solo otto tavole. Inizialmente prese degli insegnamenti di bottega, e poco dopo maturò a contatto con l'arte di Brunelleschi e Donatello. Masaccio fu particolarmente colpito da Giotto in quanto dava ai personaggi un' identità psicologica, infatti la sua pittura si avvicina alla realtà dell'uomo: studio del vero dei corpi con volumi modellati dalla luce e l'ombra. Trittico di San Giovenale Firenze Questa fu la prima opera di Masaccio, realizzata per una chiesa minore di Firenze. Sono presenti varie influenze: • Giotto: La consistenza delle forme • Brunelleschi: ordine spaziale e la prospettiva •Donatello: la plasticità (tridimensionalità nello spazio) Nel pannello centrale è possibile osservare come il trono di pietra si incurva in profondità occupando uno spazio reale, inoltre la prospettiva si unifica in un unico punto di fuga centrale dando attenzione al volto della vergine. Foto A. Ferrini Per la prima volta Masaccio concretizza il concetto secondo il quale deve essere imitazione della natura Madonna col bambino e Sant'Anna Metterza Firenze Questo dipinto testimonia la distanza del linguaggio di Masaccio e quello dei suoi contemporanei. Fu realizzato in collaborazione con Masolino dal quale emergono le differenze riguardanti la realtà fisica delle cose, il loro rapporto con lo spazio...

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e la loro relazione tra uomo e il mondo naturale. Maria è il centro del dipinto: a lei fanno riferimento tutte le altre figure e le linee compositive. Si. percepisce un volume strutturato architettonicamente (tessuto pesante che si modella sulle ginocchia). Probabilmente le figure della Madonna col bambino sono state realizzate da Masaccio, in quanto è presente nitidezza e qualità plastica T il volto indica consapevolezza del destino che l'attende spessore e volume delle figure nonostante si parli di bidimensionalità Il tributo Firenze È un affresco posizionato nella basilica di Santa Maria del Carmine. Masaccio rappresenta un passo del Vangelo di Matteo in tre momenti salienti. Egli non rispetta la sequenza narrativa così da evidenziare l'unità della composizione. Pietro si china in riva al lago e il primo pesce che pesca ha in ·bocca la moneta d'argento Gesù indica a Pietro il Lago dove troverà la moneta per pagare l'entrata alla città di Cafarnao archi a tutto sesto poggianti su colonne ioniche Paraste corinzie+ Trinità Firenze Affresco posto nella chiesa di Santa Maria Novella, raffigura Cristo in croce sorretto da Dio Padre e affiancato da Maria e Giovanni, in una cappella simulata, al di sotto invece si trovano inginocchiati i committenti (potrebbero essere Berto di Bartolomeo e la moglie Monna Sandra). La trinità è importantissima per il suo impianto prospettico: la grande illusione è tale da indurre Giorgio Vasari a descriverla come una volta a mezza botte in prospettiva, con parete bucata. La prospettiva è stata calcolata in base a uno spettatore posto 9 m di distanza così da calcolare esattamente le proporzioni. I lineamenti di Cristo e Dio Padre non sono precisi in quanto espressi in modo veristico. Dominano 3 colori che si alternano nell'affresco: il rosso il blu e il bianco simboli di trinità L'apostolo paga il pedaggio ZELAD Cristo è il centro prospettico: dalla sua figura ha origine un andamento centrifugo e. al paesaggio vengono applicate regole prospettiche. EYELKMLOPCEM WETEM IL semplice paesaggio evidenzia la solennità delle figure: esprimono un'umanità vera, collocando l'evento sacro al presente Masaccio abbandona il Limite tra spazio reale e illusorio, infatti "buca" il muro per avvicinare l'uomo e Dio: i committenti hanno le stesse dimensioni delle figure divine.. anzi al contrario i committenti appaiono più grandi essendo più vicini all'osservatore Il punto di fuga è posto al di sotto della nicchia, mentre la Linea orizzonte coincide con il piano sul quale sono inginocchiati committenti. È scritto un avviso sulla fragilità delle cose terrene. Lo scheletro allude ad Adamo in quanto il suo peccato è stato riscattato da Cristo Polittico del Carmine di Pisa Pisa Questo polittico fu commissionato da un notaio per essere posto nella chiesa del Carmine. Ha diversi caratteri medievali di derivazione bizantina, come il fondo oro e le cornici ogivali, richieste dal committente. Tuttavia Masaccio introduce un impianto unitario, grazie alla prospettiva e alla luce. L'oro così diventa una superficie luminosa così da far esaltare le figure. Minimalista La composizione è scarna con solo 4 figure: Maddalena di spalle con le braccia sollevate è circondata da sfondo oro che concretizza l'intensità drammatica delle figure. Il tributo Cristo ha la testa incassata sulle spalle in quanto cede al peso; inoltre la sua figura è stata realizzata secondo un'osservazione dal basso. La cappella Brancacci Firenze I lavori di decorazione della cappella furono affidati a Masaccio e a Masolino da Panicale. Furono decorate la volta e le tre pareti, su due registri: veniva rappresentata la vita di San Pietro con gli Evangelisti. Successivamente i lavori rimasero incompleti, e vari anni dopo Filippino Lippi completò la decorazione realizzando il registro inferiore. Masolino e Masaccio collaborarono alla pari nonostante le loro diversità stilistiche: si divisero le parti alternandole, così da creare un equilibrio espressivo e tecnico. L'evento sacro è umanizzato, infatti si percepisce il dolore di Maria e di Giovanni attraverso i messaggi del corpo. Ogni scena è stata realizzata in funzione di uno spettatore posto al centro della cappella. AFT