Francesco Borromini: Il genio ribelle
Francesco Borromini (1599-1667) è l'architetto più innovativo del Barocco, ma anche il più tormentato. La sua personalità schiva lo penalizza con la committenza, eppure le sue architetture sono le più originali dell'epoca.
San Carlo alle Quattro Fontane (1634-1641) è il suo capolavoro in miniatura. Costruita in uno spazio limitatissimo, la chiesa presenta una pianta rivoluzionaria: due triangoli equilateri che generano un'ellisse a doppia abside. Geniale, no?
L'interno ti lascia senza fiato: pareti ondulate, giochi di luce e ombra, e una cupola ellittica con decorazioni geometriche che sembrano espandersi all'infinito. La facciata concitata con colonne, nicchie e volute anticipa lo spettacolo dell'interno.
Segreto di Borromini: Usa la geometria non solo per l'estetica, ma anche per garantire la stabilità strutturale - ingegneria e arte insieme!
La Galleria di Palazzo Spada (1652-1653) è un incredibile trucco prospettico. Quello che sembra un corridoio lungo 16 metri è in realtà lungo solo 8,4 metri! L'artificio funziona perché pareti, volta e pavimento convergono progressivamente, mentre le colonne si accorciano creando l'illusione della profondità.