L'Arte Minoica e Micenea: Mare vs Guerra
La civiltà minoica di Creta ci ha lasciato un'arte completamente diversa da quella egizia: più libera, colorata e legata alla natura del Mediterraneo.
Il palazzo di Cnosso copriva 20.000 mq senza mura difensive, organizzato intorno a un cortile centrale. La sua planimetria complessa ha ispirato la leggenda del labirinto di Minosse. Gli affreschi erano vivaci e bidimensionali, come la famosa Taurocatapsia che mostra il salto del toro in tre fasi dinamiche.
La pittura vascolare minoica preferiva motivi naturali: la brocca con il polpo che abbraccia la superficie è un perfetto esempio di come i Cretesi amassero rappresentare il mondo marino.
La civiltà micenea era invece una società guerriera. Le loro città erano palazzo-fortezza con il caratteristico mégaron (sala con focolare centrale). La Porta dei Leoni a Micene, con il suo trilite decorato, simboleggiava la forza militare.
Le tombe ipogee micenee erano complesse: un corridoio (dromos), una falsa cupola (tholos) e la camera funeraria. Le maschere funerarie d'oro, come quella che Schliemann credeva di Agamennone, mostrano una società ricca ma sempre pronta alla guerra.
⚔️ Confronto: Mentre i Minoici vivevano aperti sul mare, i Micenei si chiudevano dietro mura ciclopiche!