Le formelle a confronto e le tre porte del Battistero
Confrontando le due formelle del concorso, troviamo analogie evidenti: stessi personaggi, stesso paesaggio roccioso, stesso montone. Ma le differenze rivelano due approcci artistici opposti.
La formella di Ghiberti è armoniosa e centripeta: tutto resta dentro la cornice, Abramo ha una posa elegante e distaccata, Isacco sembra accettare il destino. Il montone siede tranquillo, creando un'atmosfera di serena contemplazione. È anche più economica, essendo cava dietro per risparmiare materiale.
La formella di Brunelleschi è drammatica e centrifuga: alcuni elementi rompono la cornice, Abramo è aggressivo e punta davvero il coltello, Isacco si ribella. Perfino il montone è inquieto! L'angelo arriva giusto in tempo per fermare il gesto omicida.
Il Battistero di Firenze oggi vanta tre porte straordinarie: quella di Andrea Pisano (1330-1336) con le Storie di San Giovanni Battista, quella di Ghiberti con le Storie del Nuovo Testamento, e infine la celebre Porta del Paradiso dello stesso Ghiberti, rivestita d'oro e così chiamata da Michelangelo per la sua bellezza.
Da sapere: La Porta del Paradiso è considerata la più importante perché si trova di fronte al Duomo!