I grandi progetti di Costantinopoli
La Basilica dei Santi Apostoli a Costantinopoli, voluta da Costantino e ricostruita da Giustiniano, rappresentava il modello per tutte le chiese imperiali. Ospitava la tomba dell'imperatore e i cenotafi dei dodici apostoli, simboleggiando l'unione tra potere terreno e celeste.
L'edificio a pianta greca influenzò l'architettura religiosa per secoli, anche se oggi non esiste più (fu trasformato in moschea da Maometto II). Le reliquie dei santi e la posizione di Costantino "vicino agli apostoli ma fuori dalla chiesa" mostrano la complessa teologia imperiale bizantina.
Santa Sofia rappresenta invece l'apogeo dell'architettura giustinianea. Nata come chiesa palatina dedicata alla "divina Speranza", diventa il simbolo dell'impero dopo la ricostruzione seguita alla rivolta del 532.
La caratteristica più straordinaria di Santa Sofia è la luce, che secondo il poeta di corte Paolo Silenziario "costruisce lo spazio". Le aperture dell'abside, delle navate minori e della base della cupola creano un gioco luminoso che trasforma l'architettura in un'esperienza mistica unica.
Da ricordare: La cupola di Santa Sofia crollò nel 558 per un terremoto e fu ricostruita con dimensioni ridotte!