Verso un nuovo modello di universo
Tycho Brahe (1546-1601) propose un sistema intermedio, il "sistema ticonico", che rappresentava un compromesso: i pianeti ruotavano attorno al Sole, ma il Sole girava intorno alla Terra immobile. Questo modello ebbe maggior successo iniziale perché non contraddiceva apertamente la visione biblica.
La svolta decisiva arrivò con Giovanni Keplero (1571-1630), matematico e assistente di Brahe. Nonostante una vita segnata da difficoltà personali e religiose, Keplero formulò tre leggi fondamentali che trasformarono l'astronomia:
- I pianeti orbitano in ellissi, con il Sole in uno dei fuochi
- I pianeti si muovono più velocemente vicino al Sole e più lentamente quando sono lontani
- Esiste una relazione matematica precisa tra la distanza di un pianeta dal Sole e il tempo impiegato per completare un'orbita
Queste leggi, basate sulle meticolose osservazioni di Brahe, superarono definitivamente la teoria copernicana e confermarono l'importanza della matematica nella descrizione della natura.
Il passo finale verso la modernità fu compiuto da Giordano Bruno, che andò oltre il modello di Copernico proponendo un universo veramente infinito, senza confini. Mentre Copernico aveva solo spostato il centro dell'universo dal nostro pianeta al Sole, Bruno eliminò completamente l'idea di centro, aprendo la strada a una nuova concezione del cosmo che avrebbe influenzato profondamente il pensiero moderno.
Rifletti: L'idea dell'infinità dell'universo fu rivoluzionaria non solo per l'astronomia, ma anche per la filosofia e la teologia. Come cambia la concezione dell'uomo quando ci si rende conto di vivere in un universo senza centro e senza confini?