Il ritratto di Alessandro Magno è da considerare una replica di età adrianea (117-138 d.C.) di un originale di inizi del III secolo a.C. di scuola lisippea. Meno convincente è l'ipotesi che l'archetipo fosse di età tardo ellenistica, influenzato dalla scultura pergamena.
Il ritrattista di Alessandro Magno è stato immortalato nel "Ritratto di Alessandro" con la versione greca, che mostra la conquista dell'Impero Persiano ai confini dell'India. In questa composizione, Alessandro si mostra magnanimo con il re indiano Porus che ha appena conquistato, restituendo a lui i suoi stati.
La Villa Adriana, costruita dall'imperatore romano Adriano nel 135, è conosciuta per le sue magnifiche statue e il mausoleo di Adriano. La villa include il Teatro Marittimo e offre una pianta in cui si possono ammirare i giardini e le costruzioni pensili.
Il ciclo di Alessandro Magno è stato rappresentato in vari dipinti, tra cui "Ingesso di Alessandro a Babilonia”, che mostra Alessandro a Babilonia con l'elmo in testa e lo scettro tra le mani. Le composizioni di Le Brun non sono solo un ricordo di alcuni famosi episodi dell'Antichità, ma partecipano pienamente alla propaganda che glorifica la monarchia e il sovrano regnante.
Il mosaico di Alessandro rappresenta simbolicamente lo scontro finale tra Alessandro Magno e il re persiano Dario III. Realizzato in opus vermiculatum, si trova a Pompei ed è conservato nel Museo Nazionale di Napoli.
L'affresco principale nella Sala delle Nozze a Villa Farnesina a Roma raffigura le nozze di Alessandro Magno e Roxane, basate su un ciclo imperniato sulle nozze di Alessandro Magno e Roxane, ispirato a un celebre dipinto dell'antichità descritto da Luciano.
Inoltre, Alessandro Magno è stato immortalato nella letteratura italiana durante l'Umanesimo e il Rinascimento, mantenendo la sua fama di sovrano ambizioso e guerriero invincibile.