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4/10/2022
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L'età degli Ottoni I regni nati dalla dissoluzione dell'impero carolingio Il periodo di anarchia iniziato con la dissoluzione dell'impero di Carlo Magno non impedì che emergessero, alcune informazioni statali più o meno stabili: il regno dei franchi occidentali (Francia), quello dei franchi orientali (Germania), il regno di Borgogna e il regno d'Italia. La corona dei franchi occidentali era passata nelle mani del conte di Parigi Ugo Capeto.con lui che ebbe inizio la dinastia dei Capetingi. Nel regno dei franchi orientali si era imposta la casa di Sassonia con Enrico I l'uccellatore. Il regno d'Italia fu segnato da lotte convulse fra i feudatari che di volta in volta ne assumevano la corona. Ottone I e la rinascita dell'impero in Germania non era mai venuto meno il sogno di ripristinare il potere imperiale. Per ottenere il titolo di imperatore era necessaria la consacrazione del Papa, ma era importante assumere anche la corona d'Italia. Tali condizioni si verificarono con Ottone I di Sassonia. Ottone I mancava soltanto di ottenere la corona imperiale; la cinse Roma, fu così che riprese vigore in Europa l'impero sacro Romano impero di nazione germanica. Ottone le la Chiesa Una volta divenuto imperatore Ottone I decise di regolare i rapporti tra impero e la chiesa. Durante l'alto medioevo la nomina del Papa è affidata al clero...
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di Roma è approvata dai cittadini romani, che tuttavia erano manovratiti dalle potenti casate aristocratiche della città. Ottone I riservo a se stesso il diritto di nominare il pontefice. È il cosiddetto privilegium othonis, del 962, in base al quale l'elezione del Papa era subordinata in modo vincolante all'approvazione dell'imperatore. Ottone 1. Decisamente sui vescovi a cui affidò mediante l'investitura i feudi. L'imperatore così otteneva un duplice vantaggio. Dato l'obbligo dei vescovi al celibato e all'assenza di figli legittimi a cui trasferire l'incarico, il beneficio assegnato poteva tornare nelle mani del sovrano alla morte del vescovo. In questo modo Ottone I riuscì a limitare gli effetti del capitolare di Quierzy (877), che aveva reso che ereditario il possesso dei feudi maggiori Ottone l'e l'impero bizantino Ottone I, persuaso che l'autorità dell'imperatore derivasse direttamente da Dio, riteneva che la sua missione fosse quella di proteggere la chiesa è il Papa. Poiché i musulmani e bizantini erano in continuo contrasto con il pontefice, Ottone I vuole cacciarli definitivamente e intraprese contro di loro una serie di campagne militari nell'Italia meridionale e insulare. Ottone Il e Ottone III il giovane Ottone Il riprese il progetto paterno di conquista dell'Italia meridionale, ma non riuscì a portarlo a termine. Morì infatti di malaria a 28 anni nel 983. Ottone III sognava di resuscitare la grandezza dell'impero di Roma, vedeva nella stretta collaborazione tra impero e chiesa l'unica chiave per realizzare la renovatio imperii ("rinascita dell'impero"). Ma il sogno di Ottone III fu presto distrutto dalla ribellione dei feudatari tedeschi che approfittarono della sua lontananza dalla Germania. Contro di lui insorsero anche le potenti famiglie romane, decise a riappropriarsi dell'elezione papale.. La riforma della Chiesa: i nuovi ordini Monastici Una chiesa da rinnovare il grande rinnovamento economico, sociale e culturale coinvolse anche la vita religiosa.l'elezione del Papa, dapprima in mano alle famiglie aristocratiche romane e poi gli imperatori germanici, aveva svilito la figura del pontefice, ridotto a fantoccio da usare per i giochi di potere. Nel 1032 si era verificato perfino lo scandalo di un pontefice bambino, Benedetto IX, diventato Papa a solo 12 anni. la simonia, ovvero la concessione di cariche ecclesiastiche in cambio di denaro, era una piaga allora molto diffusa nella chiesa. Tutto si poteva avere pagando: assoluzioni, sacramenti, cariche ecclesiastiche. Inoltre, benché i sacerdoti allora potessero sposarsi regolarmente, e il clero era piuttosto diffuso il Nicola Ismo per cui numerosi preti vivevano con delle concubine. questo diffusa corruzione provo un forte bisogno di rinnovamento. Molti fedeli desideravano in ritorno a una chiesa povera. Ogni tanto i fedeli si ribellavano, rifiutando perfino di citare i sacramenti, si amministrati da preti che consideravano indegni. il dissenso portò anche alla nascita di movimenti che spesso la chiesa condannò come eretici. il ruolo dei monaci nella riforma ecclesiastica il foro della riforma monastica fu l'abbazia benedettina di Cluny. Nel secolo successivo fecero la loro comparsa altri nuovi ordini.nel 1012 nacque l'ordine dei camaldolesi (da Camaldoli, località nei pressi di Arezzo). Poi forse l'ordine dei certosini, così chiamati perché avevano sede nelle remo di La Chartreuse. Nel 1098 a Cîteaux, in Borgogna, fu fondato l'ordine dei cistercensi.