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LE RIFORME DEI GRACCHI, MARIO E SILLA

6/11/2022

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le riforme dei Gracchi, Mario e Silla
per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed
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Didascalia alternativa:

divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. 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Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). le riforme dei Gracchi, Mario e Silla per causa di una grande massa di proletari che vivevano nella povertà ed illegalità, i politici romani avvertirono una necessità di riforme per dare unità e Stabilità. Tiberio sempronio Gracco: politico, giovane aristocratico, uomo di spirito democratico che aspirava a cancellare la povertà, ma mirava anche al potere. Nel 133 a.C fu eletto tribuno della plebe, dove presentò una riforma agraria cegli pensava che la crisi di Roma provenisse dallo spopolamento delle campagne) mirava a 2 Obbiettivi principali: • la ricostruzione della piccola proprietà terriera Pincremento del reclutamento militare per effettuarie, eseguì una redistribuzione delle terre pubbliche. La legge da lui proposta consisteva nell' applicare un'antica legge secondo la quale nessun proprietario terriero poteva possedere più di 500 ¡ugeri (misura romana di superficie) di terra pubblica, poteva aumentare alle massime di 1000 ¡ugeri per nucleo famigliare. La riforma agraria sarebbe dovuta andare a colpire solo il latifondo illegale, lasciando stare quello legale; nonostante ciò la riforma alzò un'opposizione dall'Oligarchia senatoria e sopratutto dei latifondisti. Mario Ottavio (oppositore della riforma tribuno della plebe) pose il veto alla legge agraria, bloccandola. presentò la sua candidatura per la seconda volta come tribuno della plebe e fu accusato di aspirare alla tirannide; fu in seguito ucciso, durante il periodo delle elezioni. Gaio Gracco: fratello minore di Tiberio Gracco, nel 123 a.c divenne tribuno della plebe e riprese le riforme del fratello ridimensionando il potere del senato conquistandosi l'appoggio del proletariato e dei cavalieri. prima legge: distribuzioni mensili di grano ai nullatenenti a prezzo controllato (grande popolarità tra i proletari) seconda legge: ammessi i cavalieri nelle giurie dei tribunali che esaminavano i casi di corruzione nelle province • terza legge: Stabilì che i plebei poveri che si arruolavano nell'esercito ● avrebbero avuto diritto a ricevere gratuitamente vestiario e armamenti. Nel 122 a.c fu eletto tribuno della plebe per la seconda volta, in cui ripresentò la riforma agraria e propose di concedere la cittadinanza romana agli alleati italici, il senato manifestò il suo malcontento, come nel proletariato romano come per i cavalieri (per la cittadinanza). A far voce vi fu Livio Durso, attraverso un'azione di propaganda e fece respingere la legge sull'espansione della cittadinanza. Gaio non fu rieletto nel 121 ac tribuno, è il senato proclamò lo stato d'emergenza e dichiarò Gaio Gracco nemico pubblico; egli fu trovato e ucciso (gli tagliarono la testa gettandola nel fiume). Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Gaio Mario: uomo nuovo, appartenente alla classe dei cavalieri, comandante scelto dai popolari per la guerra contro Giugurta (uno dei cugini della famiglia reale della Numidia che si proclamò sovrano) scatenata dall'uccisione di alcuni mercanti italici, quindi nel 112 a.c il senato romano dichiarò guerra. Questa di concluse con la vittoria romana, dove mario fu affiancato da silla. Nel 107 a.c. venne eletto console, guardato dal senato con disprezzo. Nel 105 a.C. affrontò l'invasione, della Gallia Narbonense e cisalpina, di 2 tribù di Germani : i Cimbrie i Teutoni. A questa situazione, a mario fu assegnato il consolato per cinque anni consecutivi ( 104 - 100 A.C. ). Per sventare la minaccia, inflisse due Vittorie romane: 102 a.c sui Teutoni, ad Aquae sextide 101 a.c. sui Cimbri, ai campi Raudii Dopo le sue azioni, Gaio Mario divenne capo politico. Più importante fu la riforma dell'esercito: la leva diventò volontaria e fu aperta ai nullatenenti e agli Italici, quindi anche chi non era cittadino romano. cambiamenti: la leva diventa permanente esercito professionale •ilegionari ricevevano una paga • la ferma durava 16 anni, al momento del congedo i veterani ottenevano un appezzamento di terra Silla: 88 a.c. eletto console durante la rivolta degli Italici per accedere alla Cittadinanza romana, guerra sociale e sanguinosa che durò tre anni, 91 - 88 A.C., alla fine il senato, temendo che il conflitto si estendesse, concesse la Cittadinanza romana. Mario contro silla Gaio Mario: popolari Silla: Ottimati 88 a.C. Silla comandante dell'esercito contro Mitridate (re del ponto) 87 a.C. Silla a capo delle legioni, marciò su Roma per imporre con la forza il suo comando ->i popolari volevano ci fosse Mario al comando Mario si rifugiò con la sua famiglia nella provincia d'Africa, è una volta fatto ritorno a Roma si fece eleggere console per la settima volta —> i popolari instaurarono un regime di terrore -> Silla, in quattro anni di Vittoriose campagne militari in oriente riuscì a sconfiggere più volte Mitridate, ma fu costretto a stringere una pace provvisoria e tornare in patria. 82 a.c. esercito di Silla sconfigge, a porta collina le milizie avversarie, guidate da Mario Il Giovane (Figlio di Gaio Mario) sbaragliati i popolari, silla divenne il padrone indiscusso di Roma, instaurando così una sua dittatura La dittatura durò dall’ 82 - 79 A.C. e per prima cosa eliminò i suoi avversari politici attraverso le liste di proscrizione (elenchi pubblici con i nomi dei “ nemici dello Stato" in cui chiunque si sarebbe trovato in dovere di uccidere, ricevendo in un compenso in cambio) Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C Instaurò un vero e proprio regime di terrore, in cui vi furono molti morti, e i seguaci di silla se ne approfittarono per arricchirsi. I più colpiti furono : • Italici esponenti del partito popolare cavalieri Stroncata ogni forma di opposizione, silla si fece assegnare la carica di dittatore a tempo indeterminato (carica eccezionale). Per realizzare i propri Obbiettivi Silla non si fece scrupoli ad azzerare i poteri di tutte le istituzioni repubblicane. Obbiettivo di silla era di ripristinare il potere della nobiltà e del senato. Minaccia proveniente prima dai tribuni della plebe, a cui tolse il diritto di veto e impose l'approvazione del senato sulle leggi, e questi non avrebbero potuto proseguire la carrira politica, e dai capi militari, dove impose che i consoli non potevano essere rieletti se non dopo un intervallo di 10 anni,e non potevano possedere un esercito loro, una volta terminata la loro carica sarebbero stati nominati proconsoli e invitati a governare una provincia. con un'altra legge impose ai generali l'obbligo di congedare l'esercito una volta tornati -> nessun generale avrebbe superato (in armi) i confini dell'Italia peninsulare. silla fissò anche l'età minima per ogni magistratura: per essere eletti consoli = 42 anni (compiuti) e avere la precedente carica di questore o pretore il senato fu aperto anche alle magistrature minori -> ampliato a 600 senatori. silla, alla fine, rinunciò spontaneamente alla carica di dittatore; muore poi nel 78 A.C