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La seconda guerra mondiale

1/12/2022

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LA SECONDA GUERRA MONDIALE
LA GERMANIA SI ESPANDE CON IL PERMESSO DELL' OCCIDENTE (1
Negli anni trenta Germania e Italia decisero di espande

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LA SECONDA GUERRA MONDIALE LA GERMANIA SI ESPANDE CON IL PERMESSO DELL' OCCIDENTE (1 Negli anni trenta Germania e Italia decisero di espandersi con atti di forza. L'Italia aveva occupato l'Albania e la Germania pretendeva alcuni territori abitati da popolazioni di lingua tedesca. La Renania nel 1936 e l'Austria nel 1938 entrarono con l'Anschluss (annessione) a far parte del Reich tedesco. Gran Bretagna e Francia misero in atto la politica dell'appeasement, con la quale volevano evitare il conflitto. I nazisti ottennero così la zona dei Sudeti: alla conferenza di Monaco nel 1938, i primi ministri inglese e francese concessero il territorio a Hitler, a patto che l'espansione tedesca si fermasse. L'accordo fu mostrato come una vittoria per l'appeasement, ma Hitler aveva altri scopi: con il corridoio di Danzica, una striscia di territorio, voleva separare la Prussia orientale dal resto della Germania. Questa era una violazione degli accordi di Monaco: se Hitler avesse agito, le potenze democratiche non avrebbero più potuto tollerarlo. GERMANIA E URSS FIRMANO IL PATTO MOLOTOV-RIBBENTROP Anche Stalin iniziava a sentirsi minacciato dalla Germania e sapeva che, in caso di attacco tedesco all'Urss, le potenze occidentali l'avrebbero sostenuto. Così incaricò il ministro degli esteri Molotov di stipulare con Ribbentrop un patto di non aggressione (non belligeranza) fra Germania e Unione Sovietica il 23 agosto 1939. Il patto Molotov-Ribbentrop prevedeva, in caso...

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Didascalia alternativa:

di guerra, la spartizione della Polonia fra la Germania e l'Urss. L'Urss inoltre avrebbe occupato gli Stati baltici: Lituania, Estonia e Lettonia. Con questo accordo, Stalin credeva di aver allontanato o rimandato il pericolo di un'aggressione tedesca. Il patto Molotov- Ribbentrop fu un vero shock per le forze antifasciste in Europa, in quanto l'Urss era il paese che più di tutti avrebbe dovuto combattere il fascismo ma in realtà si alleava con i nazisti. L'INVASIONE TEDESCA DELLA POLONIA SCATENA LA GUERRA Il 1 settembre 1939 le truppe tedesche entrarono in Polonia senza dichiarare guerra. Il settembre Gran Bretagna e Francia dichiararono guerra alla Germania, mentre il Giappone e gli Stati Uniti restarono neutrali. Due settimane dopo, l'esercito sovietico entrò in Polonia da est, mentre occupava le Repubbliche baltiche. In meno di un mese la Polonia fu schiacciata da i mezzi tedeschi come carri armati e aerei. Infine i sovietici uccisero i funzionari e i dirigenti polacchi, oltre che massacrare circa ventimila ufficiali prigionieri nella foresta di Katyn. STALIN ATTACCA LA FINLANDIA, HITLER OCCUPA DANIMARCA E NORVEGIA Nel novembre 1939 l'unione sovietica attaccò la Finlandia. I finlandesi evitarono l'invasione totale e nel marzo 1940 cedettero una fascia di territorio confinante con l'Urss. Hitler si mosse in Europa settentrionale e occupò la Danimarca e poi la Norvegia, impadronendosi dei giacimenti di ferro e garantendosi basi aeree e navali per il controllo del mare del Nord. re norvegese esiliò e in Norvegia il governo diventò collaborazionista, cioè un governo che offre a chi occupa il paese stesso una collaborazione attiva. LA FRANCIA VIENE SCONFITTA RAPIDAMENTE Dal settembre 1939 la Francia e la Gran Bretagna erano ufficialmente in guerra contro la Germania. Tra 1939 e il 1940 l'esercito tedesco e anglo-francese combatterono lungo il confine franco-tedesco senza attaccare. I francesi utilizzarono quei mesi per rafforzare la linea Maginot, un sistema di fortificazioni lungo tutta la frontiera con la Germania. Il 10 maggio 1940 Hitler comincia un'offensiva massiccia sul fronte occidentale, invadendo il Belgio e l'Olanda. Hitler fece passare le sue truppe anche attraverso Lussemburgo e gli inglesi ritornarono in patria con una gigantesca operazione di evacuazione. La Francia venne sconfitta: il 14 giugno le truppe tedesche entrarono a Parigi e il 22 venne firmato un armistizio. Inoltre la Polonia, i Paesi scandinavi e la Francia erano stati vinti con la guerra lampo, una strategia tedesca che prevedeva azioni rapide. NASCE LA FRANCIA DI VICHY E INIZIA LA RESISTENZA ANTINAZISTA Dopo l'armistizio la Francia era divisa in due: - - il Nord e la costa atlantica erano sotto il controllo delle forze tedesche; il Centro-Sud era un governo collaborazionista, con sede a Vichy, presieduto dal maresciallo Philippe Pétain, che emanò una legislazione razziale contro gli ebrei uguale a quella tedesca. Solo che non tutti i francesi accettarono la sconfitta, quindi gli oppositori si rifugiarono in Gran Bretagna e costruirono un governo in esilio della Francia libera, guidato da Charles de Gaulle, che incitava a combattere i nazisti. Cominciò così la resistenza francese. IL 10 GIUGNO 1940 L'ITALIA ENTRA IN GUERRA Al contrario della Germania, l'Italia non era preparata a sostenere una guerra in quanto il suo esercito era numeroso ma debole. Quindi l'Italia scelse temporaneamente di non partecipare alla guerra, perché Mussolini e i più alti gerarchi del regime erano consapevoli dell'impreparazione militare dell'Italia. Le vittorie tedesche però convinsero il duce a intervenire e il 10 giugno 1940 l'Italia dichiarò guerra alla Francia e alla Gran Bretagna. Le truppe italiane attaccarono il sud e la Francia senza risultati. LA GRAN BRETAGNA INTERROMPE I SUCCESSI DI HITLER (2 La Germania dominava l'Europa continentale. Chamberlain, primo ministro inglese, fu quindi costretto a dimettersi lasciando il posto a Winston Churchill, che cambiò politica: non seguì il Reich e decise di combattere a oltranza. Hitler allora progettò uno sbarco in Inghilterra, che avrebbe dovuto aver luogo dopo la distruzione dell'aviazione inglese (Royal Air Force, Raf) da parte di quella tedesca (Luftwaffe). Cominciò così una battaglia aerea, la battaglia d'Inghilterra, durante la quale i tedeschi effettuarono il bombardamento sulle città, per colpire le fabbriche ma anche per distruggere la resistenza della popolazione civile. L'aviazione tedesca rovesciò sul territorio inglese tonnellate di bombe, ma la Raf seppe difendersi grazie anche radar, che da terra segnalava la posizione degli aerei nemici. Nel giro di qualche mese, Hitler capì che la "battaglia d'Inghilterra" era persa. L'ITALIA NON RIESCE A RIPORTARE SUCCESSI Mussolini decise che l'Italia aveva bisogno di vittorie militari per non perdere credibilità nei confronti degli alleati tedeschi. Nel settembre 1940 ordinò di attaccare le basi britanniche in Egitto, ma le truppe italiane furono rimandate indietro e sconfitte. A ottobre un corpo militare italiano aggredì la Grecia e gli italiani subirono gravi perdite. A causa di questi insuccessi, Mussolini e il fascismo cominciarono a non essere più popolari come prima. Quindi Hitler inviò in Africa settentrionale un corpo di spedizione, guidato da Erwin Rommel, che mise in seria difficoltà gli inglesi. Nel 1941 i tedeschi intervennero anche nella penisola balcanica e invasero la Jugoslavia e la Grecia. Per Mussolini fu una delusione. HITLER ATTACCA L'UNIONE SOVIETICA Il 22 giugno 1941 iniziò l'operazione Barbarossa, ovvero l'attacco della Germania all'Unione Sovietica. Con questo Hitler rompeva il patto Molotov-Ribbentrop e tornava a raggiungere il suo principale obiettivo: abbattere il comunismo e porre sotto il controllo tedesco tutta l'Europa orientale, conquistando lo "spazio vitale". La perdita di uomini e di mezzi fu enorme. Hitler mise in campo contro l'Urss temila carri armati, circa tremila aerei e più di tre milioni di uomini. Oltre ai tedeschi, combattevano contro l'Urss anche truppe di Paesi alleati della Germania: soprattutto rumeni e ungheresi. Inoltre l'Italia partecipò all'attacco e inviò l'Armir (armata italiana in Russia). I tedeschi attaccarono dal mar Baltico al mar Nero, e per sei mesi avanzarono velocissimi, infatti a dicembre giunsero vicino Mosca e accerchiarono Leningrado. I SOVIETICI RESPINGONO L'ATTACCO DELL'ASSE Nel primo anno di guerra, l'esercito russo subì molte perdite, ma non si arrese. Rimediò utilizzando la strategia della "terra bruciata", distruggendo strade, ponti e riserve alimentari, per non lasciarli al nemico. Inoltre le industrie sovietiche lavoravano in continuazione per rifornire l'esercito di armi moderne e per i tedeschi e gli italiani la guerra in Russia si trasformò in un incubo perché la Russia era immensa e il gelo invernale metteva in difficoltà i nemici. GLI STATI UNITI ENTRANO IN GUERRA DOPO L'ATTACCO GIAPPONESE Gli Stati Uniti non erano entrati in guerra, ma aiutavano la Gran Bretagna fornendole armi e materiali di ogni genere, fino a quando i giapponesi gli attaccarono. Essi erano alleati della Germania e dell'Italia e si stavano espandendo in Cina e nel Pacifico. Il 7 dicembre 1941 il Giappone lanciò un attacco aereo a sorpresa per distruggere la flotta militare americana nella base di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. Gli Stati Uniti governati da Franklin Delano Roosevelt, entrano immediatamente in guerra contro il Giappone. Pochi giorni dopo, l'Italia e la Germania dichiararono guerra agli USA. Dopo Pearl Harbor tutte le potenze del mondo entrarono in guerra che, per la prima volta, fu globale. Alla fine del 1941 si erano distinti due schieramenti: l'Asse (Germania, Giappone, Italia e altri) e gli Alleati (Stati Uniti, Regno Unito, unione sovietica e altri). LA GERMANIA SFRUTTA I PAESI OCCUPATI La Germania sfruttò i Paesi occupati economicamente, in modo che il costo delle truppe di occupazione ricadeva sulle nazioni sconfitte. Milioni gli uomini furono avviati al lavoro obbligatorio. Con questo sistema, nei negozi tedeschi non mancavano i generi alimentari e nemmeno i beni di consumo, e questo contribuì a tenere alto il consenso interno verso il regime nazista. In Europa invece si era già diffuso il razionamento dei generi alimentari di prima necessità, che si potevano ritirare in quantità limitate con una tessera. INIZIA IL GENOCIDIO DEGLI EBREI D'EUROPA (3 Quando la Germania invase la Polonia, squadre speciali formate da SS, fucilarono 250.000 ebrei e con l'attacco all'Unione Sovietica bene uccisi altri 700.000 ebrei. I nazisti decisero allora di distruggere completamente il popolo ebraico. Così fu elaborata una "soluzione", che prevedeva di individuare e raccogliere tutti gli ebrei presenti nell'Europa occupata per poi portarli in campi dove eliminarli. Questo rappresentava un genocidio, l'eliminazione di un intero gruppo sociale per la loro appartenenza a un'etnia o a una religione. LA STRAGE SI CONSUMA NEI CAMPI DI STERMINIO Nei primi anni 30 erano i lager già esistevano, ma con l'inizio del 1942 nacquero i "campi di sterminio", che avevano lo scopo di eliminare i prigionieri. Gli ebrei venivano catturati e portati nei campi con dei vagoni-merci. Molti ci arrivavano morti perché il viaggio avveniva in condizioni disumane. All'arrivo venivano spogliati del tutto e sottoposti a una prima selezione. Le persone giudicate non abili al lavoro venivano uccise immediatamente, gli altri iniziavano il lavoro forzato. A causa delle fatiche, del freddo, delle violenze che subivano e del cibo insufficiente gli ebrei morivano velocemente. Nei campi di sterminio l'uccisione avveniva per mezzo delle camere a gas, dopodiché i cadaveri venivano bruciati nei forni crematori. Nei campi morirono 6 milioni di ebrei, insieme a zingari, oppositori del nazismo e prigionieri di guerra (la maggior parte erano russi e polacchi). Questo massacro viene ricordato come Shoah, che significa annientamento. I LAGER SONO ANCHE UN SISTEMA ECONOMICO Vicino ai campi c'erano attività produttive, officine, fabbriche e gli imprenditori privati potevano infatti chiedere quote di prigionieri, pagando un "affitto" al controllo del lager. Così gli ebrei stessi, con il loro lavoro, pagavano i costi dell'organizzazione che li distruggeva. Del resto, agli ebrei veniva sottratto tutto: la casa, il denaro, le cose preziose, i denti d'oro e i capelli delle donne (utilizzati per imbottire le calzature militari). L'ASSE VIENE SCONFITTA IN EGITTO E IN RUSSIA (4 Dalla fine del 1942 le potenze dell'Asse, la Germania, Giappone e Italia, cominciarono a subire le prime importanti sconfitte. In Africa, le divisioni tedesche guidate da Rommel e sostenute dall'Italia si spinsero dalla Libia verso l'Egitto. Avanzarono fino a quando il generale inglese Montgomery lanciò la controffensiva e a El Alamein, nel deserto libico, ci fu una battaglia, che fu una sconfitta per gli italo-tedeschi. Nel frattempo gli americani arrivarono in Marocco e in Algeria. Pochi mesi dopo, i tedeschi persero a Stalingrado. Questo battaglia durò dal novembre 1942 al gennaio 1943, nel terribile gelo dell'inverno russo. Hitler ordinò di non ritirarsi a nessun costo, mandando le truppe al massacro. Quella di Stalingrado fu la prima sconfitta che portò alla morte 300.000 tedeschi. Dopo la sconfitta, gli italiani si ritirarono con oltre 80.000 soldati in meno. LA GUERRA RAGGIUNGE IL PACIFICO I giapponesi si espansero velocemente nel Pacifico e in poche settimane occuparono la penisola indocinese, la Malesia, la Birmania, le Filippine, il Borneo, la nuova Guinea e tutte le altre isole minori. Dalla fine del 1942, le truppe americane, guidate dal generale MacArthur, e quelle britanniche vinsero nella battaglia navale delle isole Salomone. IN SICILIA SBARCANO GLI ALLEATI E CADE MUSSOLINI Il 10 luglio 1943 gli angloamericani sbarcarono in Sicilia e la occuparono. Quella conquista della Sicilia, sbarcarono in Calabria e cominciarono lentamente a risalire la penisola. Nelle città il cibo scarseggiava i bombardamenti degli angloamericani rendevano difficile la vita quotidiana. Nel marzo del 1943 il Nord ci fu un'ondata di scioperi, una protesta contro la guerra e il regime fascista. Il 25 luglio 1943 il Gran consiglio del fascismo tolse a Mussolini la fiducia e egli venne arrestato. Il governo venne affidato al maresciallo Pietro Badoglio. Dopo oltre vent'anni l'Italia non era più governata da Mussolini e i partiti antifascisti cominciarono a riorganizzarsi Hitler però mando molte truppe tedesche in Italia. L'ARMISTIZIO DELL'8 SETTEMBRE GETTA L'ITALIA NEL CAOS Per l'Italia la guerra non era ancora finita. Il nuovo governo confermò che il Paese continuava a combattere con la Germania, ma nel frattempo stipulò un armistizio con gli angloamericani, che venne firmato il 3 settembre in Sicilia e messo in atto l'8 settembre. L'Italia diventava "cobelligerante", quindi collaborava con gli angloamericani contro i nazisti. Inoltre ci fu la totale confusione: L'8 settembre, il maresciallo Badoglio e il re abbandonarono Roma e si rifugiarono a brindisi; L'esercito non aveva ricevuto ordini, così si disgregò e moltissimi soldati ritornarono a casa. NELL'ITALIA DIVISA NASCE LA REPUBBLICA SOCIALE E INIZIA LA GUERRA PARTIGIANA Le truppe tedesche diventarono un vero e proprio esercito di occupazione. I reparti italiani funzionanti furono disarmati e pochissimi si opposero i nazisti, come un reparto che occupava l'isola greca di Cefalonia che fu sconfitto e sterminato dai tedeschi. L'Italia era divisa in due: centro nord occupata dai tedeschi e il sud e dalle forze angloamericane. I tedeschi liberarono Mussolini, che era prigioniero sulle montagne della Repubblica sociale italiana (Rsi), che aveva sede a Salò sul lago di Garda. A questo punto la penisola era diventata un campo di battaglia sulla quale si affrontavano tedeschi e angloamericani. Il 27 settembre 1943 Napoli protestò contro i tedeschi, che furono cacciati dalla città. Nel Nord Italia molti giovani chiamati alle armi preferirono disertare e unirsi alle formazioni partigiane, composte da persone che cominciarono la guerra contro i nazisti e i repubblichini. Le forze angloamericane risalirono velocemente la penisola fino alla linea difensiva Gustav e qui rimasero bloccati sei mesi dai tedeschi. Nel gennaio del 1944 gli alleati sbarcarono ad Anzio, vicino Roma, che fu liberata in giugno, e nell'autunno del 1944 gli angloamericani arrivarono all'Appennino toscano. Qui i tedeschi avevano organizzato una seconda linea offensiva, la linea gotica. GLI AMERICANI SBARCANO IN NORMANDIA Il 6 giugno 1944 gli angloamericani sbarcarono in Normandia. L'operazione causò molte perdite, ma fu positiva. Gli alleati nel giro di qualche settimana travolsero le linee difensive tedesche. Per la Germania la situazione era disperata perché i tedeschi dovevano ora difendersi sui fronti italiano, orientale e occidentale, mentre i bombardamenti degli alleati devastavano le città tedesche, tra cui Dresda. Sul fronte orientale, l'armata Rossa era all'attacco, mentre Grecia e Jugoslavia venivano liberate dai partigiani. Nel febbraio 1945 ci fu la conferenza di Yalta, in Crimea, fra i leader Stalin, Churchill e Roosevelt che discussero dei futuri confini dell'Europa. I PARTIGIANI E GLI ANGLOAMERICANI LIBERANO L'ITALIA Il 25 aprile 1945 il comitato di liberazione nazionale, assunse i pieni poteri civili e militari. Mussolini stava tentando di fuggire in Svizzera, ma fu catturato e fucilato a Dongo, sul Lago di Como, dai partigiani. Sul suo cadavere, trasportato ed esposto a Milano in piazzale Loreto, la folla si accanì rabbiosa. 25 aprile 1945 = in Italia la guerra finisce 1945: LA BOMBA ATOMICA CONCLUDE LA GUERRA NEL PACIFICO Le truppe americane e quelle sovietiche, si incontrano sul fiume Elba: la Germania era quasi interamente occupata. Pochi giorni dopo, i sovietici erano a Berlino e Hitler, nel suo bunker sotterraneo, si tolse la vita insieme ad altri esponenti del governo. Il 7 maggio l'ammiraglio Donitz firmò la resa incondizionata della Germania. La guerra in Europa era finita ma rimaneva in campo il Giappone destinato alla sconfitta. I giapponesi utilizzarono i kamikaze ovvero piloti suicidi che si lanciavano con aerei carichi di esplosivo sulle navi nemiche. Il nuovo presidente americano Harry Truman decise di utilizzare la bomba atomica. Il 6 agosto 1945 la prima bomba atomica fu sganciata sulla città giapponese di Hiroshima uccidendo 140.000 persone. Il 9 agosto la seconda bomba atomica colpì la città di Nagasaki, uccidendo 100.000 persone. Il Giappone firmò la resa senza condizioni il 14 agosto. Così la guerra era definitivamente finita. SI CONCLUDE UNA GUERRA SENZA PRECEDENTI La seconda guerra mondiale: era stata davvero globale; - - aveva provocato tantissime vittime: 60 milioni di persone, quasi tutti civili, ma anche a causa dei campi di concentramento e dei bombardamenti; Si contrastavano tre tipi di governo: i fascismi, le democrazie e il comunismo. Ci fu invenzione dell'arma atomica: gli uomini avevano creato uno strumento così potente che poteva portare alla distruzione stessa dell'umanità.