La Grande depressione 1873 segnò un periodo di profonda crisi economica che colpì l'Europa e gli Stati Uniti, caratterizzata da una crisi di sovrapproduzione che ebbe effetti devastanti sull'economia mondiale. Questo periodo coincise con importanti cambiamenti nell'ambito della Seconda rivoluzione industriale, che vide l'Italia particolarmente colpita dalla crisi agraria fine 800.
Durante questo periodo, l'Europa attraversò una fase di rapida industrializzazione. La Prima rivoluzione industriale, iniziata in Inghilterra nel XVIII secolo, aveva già trasformato il panorama economico europeo, ma fu la Seconda rivoluzione industriale a portare le innovazioni più significative, specialmente nel campo dei trasporti. In Italia, lo sviluppo delle ferrovie fu un elemento cruciale per la modernizzazione del paese. La prima ferrovia in Italia venne inaugurata nel 1839 tra Napoli e Portici, segnando l'inizio di una nuova era per il trasporto ferroviario italiano. Le ferrovie divennero rapidamente la spina dorsale del sistema di trasporto nazionale, facilitando lo scambio di merci e persone tra le diverse regioni del paese.
La crisi economica del 1873 ebbe un impatto particolare sull'agricoltura italiana, provocando una severa crisi agraria Italia che costrinse molti contadini all'emigrazione. Questo periodo di difficoltà coincise paradossalmente con importanti innovazioni tecnologiche: l'introduzione dell'elettricità nell'industria e nei trasporti portò alla creazione del primo treno elettrico, mentre l'infrastruttura ferroviaria continuava a espandersi in tutta Europa. La modernizzazione dei trasporti e dell'industria pose le basi per quella che sarebbe poi diventata la Terza rivoluzione industriale, caratterizzata dall'automazione e dall'elettronica. Questi cambiamenti epocali trasformarono profondamente la società europea, modificando per sempre il modo di vivere e lavorare delle persone.