L'espansione degli arabi nel VII secolo rappresenta uno dei più importanti fenomeni storici del Medioevo, che ha profondamente influenzato la storia dell'Europa e del Medio Oriente.
Maometto fondatore dell'Islam e la sua predicazione iniziò intorno al 610 d.C. nella città di La Mecca, dove ricevette le prime rivelazioni divine che poi furono raccolte nel Corano. La sua predicazione si basava sul monoteismo assoluto e sul rifiuto dell'idolatria. Dopo essere stato costretto a fuggire a Medina nel 622 (evento noto come Egira), Maometto riuscì a unificare le tribù arabe sotto un'unica fede e a creare una comunità di credenti sempre più numerosa.
Le caratteristiche dell'Islam e struttura religiosa si fondano su cinque pilastri fondamentali: la professione di fede nell'unicità di Dio e nel riconoscimento di Maometto come suo profeta, la preghiera rituale cinque volte al giorno, l'elemosina legale, il digiuno nel mese di Ramadan e il pellegrinaggio alla Mecca. La religione islamica si diffuse rapidamente grazie anche alla sua capacità di adattarsi alle culture locali, mantenendo però fermi i suoi principi fondamentali. La struttura religiosa si basa sul Corano, considerato la parola diretta di Allah, e sulla Sunna, che raccoglie i detti e i fatti del Profeta. L'Islam non prevede una gerarchia religiosa formale come quella cristiana, ma riconosce l'importanza degli ulema (dotti religiosi) nell'interpretazione dei testi sacri.
Dopo la morte di Maometto nel 632, i suoi successori (i califfi) guidarono l'espansione araba che in meno di un secolo si estese dall'India alla Spagna. Questo periodo vide la nascita di un vasto impero caratterizzato da una straordinaria fioritura culturale, scientifica e artistica. Gli arabi non solo preservarono il patrimonio culturale greco-romano, ma lo arricchirono con importanti contributi in campo matematico, astronomico, medico e filosofico, gettando le basi per il successivo Rinascimento europeo.