Giustiniano e il Corpus Iuris Civilis
Giustiniano salì al trono di Costantinopoli nel 527 d.C. con l'ambizioso obiettivo di restaurare la grandezza dell'Impero Romano. Il suo regno, durato fino al 565 d.C., fu caratterizzato da importanti riforme legislative e campagne militari volte a riconquistare i territori occidentali perduti.
Una delle opere più significative di Giustiniano fu la compilazione del Corpus Iuris Civilis, completato nel 534 d.C. Questo monumentale lavoro giuridico rappresenta la codificazione più completa e influente del diritto romano.
Definizione: Il Corpus Iuris Civilis è una raccolta sistematica di tutto il diritto pubblico e privato di Roma, divisa in quattro parti principali.
Le quattro sezioni del Corpus Iuris Civilis sono:
- Istituzioni: 4 libri contenenti i principi fondamentali del diritto pubblico
- Digesto: 50 libri che raccolgono tutta la giurisprudenza romana
- Codice: 12 libri con le leggi imperiali da Adriano a Giustiniano
- Novelle: leggi emanate da Giustiniano dopo la pubblicazione del Codice
Highlight: Le prime tre parti del Corpus Iuris Civilis furono scritte in latino, mentre la quarta parte fu redatta in due colonne parallele, una in greco e una in latino, riflettendo la natura bilingue dell'impero.
Oltre alle riforme legislative, Giustiniano si impegnò in una politica estera ambiziosa. Nel 532 d.C. firmò la "Pace Perpetua" con i Persiani, un accordo che garantiva il libero passaggio commerciale nel Mediterraneo in cambio di un tributo annuale.
Vocabolario: La "Pace Perpetua" (in latino "Pax Aeterna") fu un trattato diplomatico che mirava a stabilire relazioni pacifiche durature tra l'Impero Bizantino e l'Impero Persiano.
Giustiniano intraprese anche la cosiddetta guerra greco-gotica (535-553 d.C.) per riconquistare l'Italia dagli Ostrogoti. Questa lunga campagna militare si concluse con la vittoria bizantina, ma lasciò la penisola devastata e indebolita.
Esempio: La guerra greco-gotica durò ben 18 anni e vide l'imperatore Giustiniano allearsi con il generale bizantino Belisario per sconfiggere gli Ostrogoti in Italia.
Dopo la morte di Giustiniano nel 565 d.C., il sogno di riunificare l'impero tramontò definitivamente. I Bizantini governarono l'Italia dal 553 al 568 d.C., controllando territori chiave come Ravenna (la capitale), la Romagna, la Pentapoli, parte del Veneto, la riviera ligure e il ducato di Perugia.
Nel 568 d.C., una nuova popolazione germanica, i Longobardi, invase l'Italia sotto la guida del re Alboino. I Longobardi, noti per la loro ferocia in battaglia, si insediarono rapidamente in gran parte della penisola, fondando un regno che sarebbe durato per oltre due secoli.
Quote: "I Longobardi furono un popolo estremamente violento, si impadronirono delle terre dei grandi proprietari terrieri e di alcune proprietà della chiesa."
Il regno longobardo comprendeva importanti centri come Pavia (la capitale), l'Emilia, la Toscana, il ducato di Spoleto e Benevento. La struttura politica longobarda era basata su un sistema di duchi che amministravano i territori per conto del re.
Vocabolario: I "duchi" longobardi erano i governatori locali che gestivano le varie regioni del regno sotto l'autorità del re.
Tra i re longobardi più importanti si ricordano:
- Alboino, il conquistatore che guidò l'invasione dell'Italia
- Rotari, famoso per il suo editto legislativo
- Liutprando, che espanse notevolmente il regno
- Desiderio, l'ultimo re longobardo prima della conquista franca
L'arrivo dei Longobardi in Italia segnò l'inizio di una nuova era, caratterizzata da profondi cambiamenti sociali, politici e culturali che avrebbero influenzato la storia della penisola per secoli a venire.