La Terza Fase dell'Era Giolittiana: Dal 1911 al 1914
Durante il suo Secondo governo Giolitti, lo statista piemontese implementò una serie di riforme sociali ed economiche fondamentali per la modernizzazione dell'Italia. Nel 1911, dopo essere tornato al potere come presidente del Consiglio, Giolitti si concentrò su tre pilastri fondamentali: le riforme sociali, l'espansione coloniale e il suffragio universale maschile.
Le riforme sociali includevano una legislazione avanzata per proteggere le donne e i bambini nel mondo del lavoro, stabilendo limiti di orario e condizioni di sicurezza. Giolitti, che non era né completamente di destra né di sinistra Giolittierasocialistaoliberaleeˋancoraoggettodidibattitostorico, introdusse anche un sistema pensionistico nazionale, dimostrando una sensibilità progressista per l'epoca.
Evidenziazione: L'introduzione del suffragio universale maschile nel 1912 fu una delle riforme più significative di questo periodo, estendendo il diritto di voto a tutti gli uomini adulti alfabetizzati e a coloro che avevano prestato servizio militare.
Nel 1911, Giolitti lanciò l'impresa di Libia, una campagna coloniale che portò all'annessione della Tripolitania e della Cirenaica. Questa decisione, sebbene controversa, mirava a soddisfare le aspirazioni nazionalistiche e a garantire all'Italia una posizione di maggior rilievo nel Mediterraneo.