L'Ascesa di Giolitti e le Riforme Sociali

Giovanni Giolitti assunse il potere nel 1900 come Ministro degli Interni e nel 1903 divenne Capo del Governo. La sua visione politica riconosceva i lavoratori come elemento fondamentale della società italiana, portandolo ad adottare una strategia politica denominata "a doppio volto".

Definition: La politica "a doppio volto" consisteva nell'assumere posizioni apparentemente contraddittorie: democratiche verso i lavoratori e conservative verso gli industriali.

Le riforme sociali Giovanni Giolitti includevano:

Highlight: Tra le riforme più significative: limite di 10 ore lavorative giornaliere, divieto di lavoro minorile sotto i 12 anni, obbligo scolastico, tutela delle lavoratrici madri, riposo settimanale retribuito, pensioni di vecchiaia e invalidità, riconoscimento dei sindacati.

Quote: "I lavoratori sono parte fondamentale della società"

Il Suffragio Universale e la Fine dell'Era Giolittiana

Il 1912 segnò l'introduzione del suffragio universale Italia 1912, estendendo il diritto di voto a tutti i cittadini maschi maggiorenni.

Highlight: Le elezioni del 1913 videro per la prima volta la partecipazione delle classi più povere, che tendevano a sostenere i socialisti.

Il Patto Gentiloni, un'alleanza tra liberali e cattolici per contrastare l'avanzata socialista, non riuscì a garantire la maggioranza a Giolitti, che fu costretto alle dimissioni nel 1914.

Definition: Il Patto Gentiloni fu un accordo politico-elettorale tra cattolici e liberali per contrastare l'ascesa del socialismo.