Aspetti ed effetti della crisi del dopoguerra
La crisi del dopoguerra in Italia si manifestò in diversi aspetti chiave che ebbero profondi effetti sulla società e l'economia del paese:
Aspetti della crisi:
- Debito pubblico, svalutazione della lira e inflazione
- Necessità di conversione della produzione industriale
- Concentrazione della maggior parte della terra nelle mani di medi e grandi proprietari
Effetti della crisi:
- Aumento del carico fiscale dello stato per chi aveva redditi fissi
- Disoccupazione diffusa e intensificazione delle lotte sociali
- Piccoli proprietari costretti ad affittare i fondi o a lavorare come braccianti
In risposta a questa situazione, tra il 1918 e il 1920 nacquero importanti organizzazioni sindacali come la Confederazione Generale dei Lavoratori (CGL) e la Confederazione Italiana dei Lavoratori (CIL). Grazie a queste organizzazioni, gli scioperi si moltiplicarono e si ottennero alcuni risultati significativi:
- Aumenti salariali per i braccianti e gli operai
- Parziale redistribuzione delle terre incolte occupate
- Introduzione della giornata lavorativa di 8 ore
Highlight: La nascita di queste organizzazioni sindacali segnò un momento importante nella lotta per i diritti dei lavoratori durante il primo dopoguerra in Italia.
In questo contesto di fermento sociale e politico, nacquero anche nuovi partiti politici. Tra questi, il Partito Popolare Italiano, fondato da Don Luigi Sturzo e di ispirazione cattolica, che diede vita al movimento del popolarismo.
Definition: Il popolarismo era una corrente politica di ispirazione cattolica che mirava a conciliare i valori cristiani con le esigenze della democrazia moderna.
Nel 1919, Benito Mussolini fondò il movimento dei Fasci di Combattimento. Inizialmente, questo era un piccolo gruppo politico con un'ideologia confusa che si collocava politicamente a sinistra. Il suo manifesto politico, chiamato Programma di San Sepolcro, prevedeva misure come il minimo salariale, la giornata lavorativa di 8 ore, la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese, un'imposta progressiva sul capitale e l'estensione del voto alle donne.
Quote: "Il manifesto politico fu chiamato PROGRAMMA DI SAN SEPOLCRO, e prevedeva il minimo salariale, la giornata lavorativa di 8 ore, la gestione di impresa estesa anche ai rappresentanti dei lavoratori, un'imposta progressiva sul capitale e l'estensione del voto alle donne."
Tuttavia, Mussolini abbandonò presto questo programma e il movimento si caratterizzò per l'aggressività e la violenza dei suoi membri, segnando l'inizio della trasformazione che avrebbe portato al fascismo.