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dinastia Giulio-Claudia

10/10/2022

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Tiberio 14-37
Caligola 37-41
Claudio 41-54
Nerone 54-68
Dinastia
Giulio-Claudia
14-68 d.c.
LA SUCCESSIONE
alla morte di Augusto si pose il p

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Tiberio 14-37 Caligola 37-41 Claudio 41-54 Nerone 54-68 Dinastia Giulio-Claudia 14-68 d.c. LA SUCCESSIONE alla morte di Augusto si pose il problema della successione. L'impero romano non era una monarchia e quindi non era ereditaria, tuttavia anche 1o fosse stata, Augusto non aveva figli maschi. Augusto era consapevole di ciò ed infatti si era assicurato un successore con la sua stessa ideologia. Nel 4 d. C. Tiberio, figlio di prime nozze di Livia, e Giulia, figlia di Augusto, furono costretti a sposarsi. TIBERIO proveniva dalla gens Claudia, era quindi un candidato accettabile agli occhi dei senatori. Alla morte di Augusto (14 d.c.) e la salita di Tiberio al potere si formò quella che oggi è ricordata come la gens GIULIO-CLAUDIA, formatasi dall'Unione della gens di Tiberio, Claudia, è quella di Augusto, Giulia. Uomo dotato di un forte senso dello stato, fu un buon amministratore, proseguendo il risanamento economico iniziato precedentemente. In politica" estera puntò a consolidare i confini, senza lanciarsi in nuove conquiste. Grazie alle capacità del nipote Germanico riuscí a stabilizzare i confini lungo il corso del Reno. Tiberio ricerco la collaborazione con il senato, che però si dimostrò ostile nei suoi confronti. Nel 26 si ritirò a Capri, pur continuando a governare lo Stato, facendo crescere lo scontento tra i senatori nei suoi confronti. DELITTO DI LESA MAESTÀ prevedeva la condanna capitale per il tradimento dello...

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Didascalia alternativa:

stato o per offesa ai magistrati Gli ultimi anni di governo furono torbidi e sanguinosi pure per un imperatore che riuscì a ottenere un consolidamento del principato in una fase difficile. Tiberio morì nel 37 e la sua scomparsa fu salutata a Roma come una liberazione. CALIGOLA il cui vero nome era Caio Cesare, vene eletto dal senato dopo la morte di Tiberio. Egli era figlio di Germanico ma era stato adottato da Tiberio come nipote. Caligola cercò di trasformare il principato in una monarchia di tipo orientale. Egli introdusse il cerimoniale di prostrarsi al principe, divinizzò la sorella. Drusilla, obbligò gli ebrei ad aggiungere una. sua stata nel tempio di a Gerusalemme che venne considerato atto di profanazione; come se non bastasse egli aumentò le tasse ed instaurò un regime sanguinoso e tirannico. Con il suo comportamento attiro l'odio di tutti, infatti nel 41 d.C. dopo solo 4 anni di governo, cadde vittima di una congiura organizzata dai pretoriani. CLAUDIO Dopo la morte di Tiberio si aprì un dibattito in senato sul da farsi ei pretoriani, appoggiato dalla plebe, si fecero avanti acclamando come imperatore Claudio. La scelta dei pretoriani non fu certo casuale, egli era l'unico della dinastia Giulio-Claudia ad essere sopravvissuto. Quella di Claudio fu però anche la prima è vera manifestazione, ingerenza dei militari, nella nomina dei militari. La politica di costui si rivelò molto incisiva, grazie ad un'attività riformatrice che riprendeva le tradizioni di Augusto. Egli attuò una riorganizzazione dell'appalto statale, istituendo edifici che affidò a competenti e fedeli liberti; sviluppò la rete stradale; fece realizzare opere pubbliche, acquedotti. Ebbe una politica molto aperta con le province, di cui favorì la romanizzazione. Nel 50 d. C, dopo avere ricucito i rapporti con il popolo ebreo, prese una decisione alquanto inaspettata: cacciare gli ebrei da Roma, temendo che essi minacciassero la sicurezza dell'impero. In politica estera Claudio riportò molti successi: creò province e nel 43 porto a termine la conquista della Britannia. LA MORTE DI CLAUDIO Claudio non era circondato da una buona fama nei suoi confronti, della quale ne siamo a conoscenza grazie ai filosofi che di lui ci raccontano. Prima di tutto la sua vita privata, giudicata per essere stata condivisa prima con Messalina, ragazza di molti anni più giovane di lui e condannata a morte forse per una congiura contro il marito, poi con Agrippina, che era anche sua nipote, convinse Claudio ad accettare Nerone come suo successore anche se non era suo figlio. Si pensa sia stata Agrippina ad avvelenare Claudio nel 54 per affrettare la salita al trono del figlio. NERONE salito al potere al soli 17 anni, subì l'influenza della madre, del suo maestro, il filosofo Seneca, e del prefetto del pretorio Burro nei suoi primi anni di governo. Ben presto, però, la figura di Nerone emerse. Dopo aver fatto uccider il fratello Britannico nel 59, in cui vedeva un rivale, uccise anche la madre. Da qui partirono una serie di delitti, nel quadro di un dispotismo che non conosceva.freni. Nel 64 un terribile incendio distrusse gran parte di Roma. In questa disgrazia 1'imperatore trovò un capro espiatorio nei cristiani, che subirono una feroce persecuzione. Nel 65, scoperta una congiura contro di lui organizzata da Pisone, l'imperatore avviò una politica di terrore finalizzata a stroncare ogni tipo di opposizione. Anche Seneca, sospettato nella congiura, venne ucciso. GIOCHI NERONIANI In essi l'imperatore si esibiva nelle vesti di poeta o di musico: un modo per umiliare l'aristocrazia e ottenere il consenso della plebe. Analogo fu il significato della Domus aurea, villa che si fece costruire dopo. l'incendio. Gli eccessi di Nerone deliziavano la plebe ma preoccupavano il senato. Le enormi spese aprirono una voragine nel bilancio pubblico. Da più parti dell'impero iniziarono a giungere notizie di proteste e sollevazioni contro Nerone. La rivolta decisa fu della Spagna, da dove il legato Galba mosse nel 68 verso la capitale. Egli venne dichiarato nemico pubblico è Nerone rimase completamente isolato, tentò la fuga ma alla fine si fece uccidere il 9 giugno 68.