La pittura romanica si caratterizza per uno stile bizzantino, con figure appiattite, simmetriche e azioni astratte prive di ambiente. Scarse sono l'attenzione e la caratterizzazione dei personaggi. La tecnica utilizzata è la tempera su tavola, che permette la creazione di opere diverse rispetto alla pittura murale.
Le opere di Wiligelmo
Wiligelmo è noto per le testimonianze artistiche nelle 4 lastre marmoree che rappresentano episodi della genesi. Queste testimonianze sono caratterizzate da una successione di archi tutto sesto, simili alla Loggetta che si trova sulla facciata di San Gimignano.
La prima lastra è divisa in 4 scene:
- Immagine simbolica di Dio Padre, simboleggiante la sua gloria
- Creazione di Adamo e rappresentazione di Dio e Adamo, con figure spesse e un aspetto più realistico
- Nascita di Eva da una costola di Adamo
- Il peccato originale, con l'albero del bene e del male, il serpente e Adamo ed Eva
La Crocifissione nell'arte
Christus Triumphans è una croce dipinta diffusa agli inizi del XII secolo, realizzata dal maestro Guglielmo nel 1138 e in seguito rimaneggiata. La figura di Cristo è rappresentata con gli occhi spalancati, la testa eretta, le braccia e i piedi rilassati, in uno stile simile a quello bizantino.
La tecnica pittorica
La tavola utilizzata per le opere veniva creata con diverse tipologie di legno, rinforzate nella parte anteriore con armature di supporto. Veniva stesa poi una tela di lino per renderla piana, seguita da vari strati di colla e gesso raschiati e infine la vernice fissativa a base di resine. I pigmenti utilizzati erano a base minerale e vegetale ridotti in polvere, sciolto in acqua con uova.
In conclusione, le opere di Wiligelmo e la croce dipinta Christus Triumphans sono esempi significativi dell'arte romanica e delle sue caratteristiche distintive. La loro importanza e la tecnica utilizzata testimoniano il periodo storico in cui sono state create, lasciando un'impronta indelebile nell'arte romanica.