La Secessione viennese rappresenta uno dei movimenti artistici più significativi dell'inizio del XX secolo, con Gustav Klimt come figura centrale e fondamentale.
La Secessione viennese nacque nel 1897 quando un gruppo di artisti, guidati da Gustav Klimt, si staccò dall'accademia ufficiale di Vienna per creare un nuovo movimento artistico indipendente. Le caratteristiche della Secessione viennese includevano l'uso di linee sinuose, decorazioni elaborate e una forte componente simbolica. L'architettura del movimento, rappresentata principalmente dal Palazzo della Secessione, si distingueva per le forme geometriche pure e l'utilizzo di elementi decorativi dorati.
Gustav Klimt divenne il simbolo di questo movimento innovativo. La sua vita privata fu caratterizzata da una grande riservatezza, mentre la sua arte si distingueva per l'uso abbondante dell'oro e motivi decorativi elaborati. Il suo capolavoro "Il bacio di Klimt" (1907-1908) rappresenta perfettamente lo stile della Secessione, con le sue superfici dorate e i motivi geometrici. Altre opere significative includono "Giuditta" e il fregio di Beethoven. Klimt usava l'oro nelle sue opere come simbolo di preziosità e spiritualità, riprendendo la tradizione dell'arte bizantina e medievale. Le caratteristiche della pittura di Klimt includevano una forte componente simbolica, l'uso di pattern decorativi e una particolare attenzione alla figura femminile. La Secessione viennese e Art Nouveau condividevano molti elementi stilistici, come l'uso di linee curve e motivi naturali, ma la Secessione si distingueva per una maggiore tendenza alla geometrizzazione e all'uso di simboli.
Il Manifesto della Secessione viennese proclamava la necessità di un'arte libera da convenzioni accademiche, capace di esprimere lo spirito del tempo moderno. Durante i suoi anni di attività (1897-1920), il movimento influenzò profondamente non solo l'arte ma anche il design e l'architettura, contribuendo a definire l'estetica della modernità.