L'arte tra Illuminismo e Neoclassicismo rappresenta un periodo fondamentale di transizione nella storia dell'arte europea.
Il Neoclassicismo emerge come movimento artistico dominante alla fine del XVIII secolo, caratterizzato da un ritorno agli ideali dell'arte classica greco-romana. Questo periodo storico-artistico si sviluppa in stretta connessione con l'Illuminismo, movimento culturale che enfatizza la ragione e il progresso. Le caratteristiche principali del Neoclassicismo arte includono la ricerca della perfezione formale, l'equilibrio compositivo e la nobiltà dei soggetti rappresentati. Nell'architettura neoclassica si privilegiano forme geometriche pure, colonne e frontoni che richiamano i templi antichi, mentre nella pittura e scultura dominano temi storici e mitologici.
L'Illuminismo in arte si manifesta attraverso una nuova concezione razionale della bellezza e dell'ordine. Gli artisti del periodo sviluppano un approccio più scientifico alla rappresentazione, basato su principi matematici e geometrici. Questo periodo segna anche l'inizio di una nuova era per l'insegnamento artistico, con la nascita delle prime accademie moderne. La transizione tra Illuminismo e Neoclassicismo non è netta, ma rappresenta un continuum di idee e principi estetici che influenzeranno profondamente l'arte europea. Le differenze principali tra i due movimenti si manifestano principalmente nell'approccio: mentre l'Illuminismo privilegia la ragione e la scienza, il Neoclassicismo enfatizza l'ideale di bellezza classica e la perfezione formale. Questo periodo storico-artistico è fondamentale per comprendere lo sviluppo successivo dell'arte occidentale, incluso il passaggio al Romanticismo.