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Dal Neoclassicismo al Preromanticismo

20/9/2022

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Architettura neoclassica
L'architettura classica rappresentava al meglio l'ordine e la funzionalità, bisognava tornare a quando gli edifici

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Architettura neoclassica L'architettura classica rappresentava al meglio l'ordine e la funzionalità, bisognava tornare a quando gli edifici derivavano la propria forma dalle necessità d'uso. L'architettura greca era modello di razionalità e la geometria come strumento per la perfezione. Si diffonde in tutta l'Europa e anche oltreoceano (America) -> linguaggio internazionale. Architettura che si muove tra utopie sulla carta: architetture enormi e disumane, basate su geometrie semplici che esaltassero la perfezione della sfera (precisi rapporti proporzionali, architettura come pura creazione mentale). I primi autori scrivono trattati in cui denunciano le eccessive stravaganze del Barocco e del Rococò. Perché guardare all'antico? Nell'antichità la forma dell'edificio rispondeva alla funzione. Nel Barocco dipende, ma a tale funzione si privilegia quella di stupire scenograficamente. Boullé Sala per la Biblioteca Nazionale Architettura che si muove tra disegno e realtà, progetti sulla carta e realizzazioni, progetti utopici dichiarati irrealizzabili (da Boullè stesso): utopia nelle dimensioni e nell'assenza della chiave di volta che regge l'arco. Il progetto per la Biblioteca rappresenta l'universalità della cultura, i libri stessi reggono l'enorme volta. Architettura grandiosa che contiene già i sintomi della sua fine. Kahn riprende nella contemporaneità l'idea -> il calcestruzzo armato gli permette di dare corpo alle visioni di Boullé. Museo Costruzione ciclopica a pianta quadrata preceduta da quattro esedre, al centro un'enorme cupola centrale con foro zenitale (Pantheon). Glorificazione della cultura,...

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Didascalia alternativa:

forme pure, rapporto tra luce e ombra, dall'oculo arriva la luce che illumina il portico sotto e le statue degli uomini illustri. La cultura deve essere un bene accessibile a tutti, secondo gli ideali illuministici. Perché lo fanno anche i tedeschi? I prussiani introducono l'educazione obbligatoria, ma il museo lo fanno tutti perché si vuole celebrare lo STATO, non il RE, si diffonde l'idea di celebrazione di stato attraverso il patrimonio culturale. Cenotafio di Newton. Immensa sfera cava impossibile da realizzare, esasperazione del modello del mausoleo romano. Colui che ha aperto gli occhi sulla scienza, edificio a forma di sfera perfetta, gioco di luce disorientante: di giorno l'interno è buio e da esso si possono vedere le costellazioni, di notte l'interno è illuminato come di giorno. Ledoux Casa per le guardie forestali Riuscendo a conciliare il carattere utopico dei progetti con la loro realizzazione, riprende la sfera perfetta rielaborandola filosoficamente. Casa per i sorveglianti dei fiumi La forma deve rispondere alla funzione, principio talmente dichiarato che quando deve fare la Casa per i sorveglianti dei fiumi, la pone sopra il fiume che passa dentro la casa -> la casa ha assorbito completamente la funzione L'Età dei Lumi Durante la seconda metà del Settecento la corrente predominante è l'Illuminismo, per la prima volta il nome di un movimento culturale non viene dato a posteriori poiché gli intellettuali sentono di essere uomini che escono dalle tenebre dell'ignoranza per seguire i lumi della ragione che lo porteranno verso la felicità come bene comune, non come appagamento personale. Primato della ragione, rifiuto dei dogmi, sensismo (la conoscenza proviene dall'esperienza e dai sensi), fiducia nella verità, tolleranza politica e religiosa, cosmopolitismo e internazionalismo, visione meccanicistica, fiducia nel progresso, impegno sociale e politico -> architettura funzionale, arti visive educative. La cultura è attraversata da due tendenze: Neoclassicismo -> ritorna la passione per l'antico con le scoperte archeologiche, diffusione della stampa e Gran Tour; l'arte segue ideali classici di bellezza, regolarità, armonia, compostezza. Preromanticismo -> parte dalle stesse premesse, ma l'Antichità classica è irraggiungibile, perduta; la sensibilità e l'io dell'artista hanno il sopravvento, l'arte esprime sentimenti e passioni. ● ● Neoclassicismo La passione per l'antico deriva dalle scoperte archeologiche (come Ercolano e Pompei), si ricerca un'arte semplice e razionale, ci si allontana dagli eccessi del Barocco (la Reggia di Caserta anticipa la ricerca di geometria). Winckelmann Winckelmann è il massimo teorico del Neoclassicismo, studia per la prima volta l'arte antica sia da un punto di vista cronologico che estetico; assume l'arte greca come modello ma compiendo un ragionamento astorico, pretendendo che il bello greco sia eterno e valido per ogni periodo. Studi con errori, vide solo copie romane e mai un originale classico, ma influenzò il gusto del tempo a tal punto che quando Lord Elgin portò a Londra i marmi del Partenone non si volle credere che fossero di Fidia. La statua per eccellenza secondo Winckelmann è l'Apollo, elevato al di sopra del corpo umano e non turbato se non da uno spirito celeste; la sofferenza nel Laocoonte è espressa tramite un sospiro, non un urlo, noi desidereremmo sopportare la sofferenza come fa lui. Tre concetti: ● Bello ideale: raggiungibile imitando la natura ma emendandola dai suoi difetti. Imitazione: l'arte greca è un modello da imitare, ovvero comprendere il modello e restituirne lo spirito (no copiare). Nobile semplicità e quieta grandezza: l'opera deve superare l'agitarsi delle passioni, il movimento, il dramma, deve avere il controllo razionale delle emozioni. Mengs Mengs individua come modelli, accanto ai classici, i grandi pittori del Einascimento: Raffaello per la composizione, Tiziano per il colore, Correggio per l'espressione del sentimento. Il Parnaso è manifesto della pittura neoclassica, riprendendo il soggetto di Raffaello ma con attenzione agli accordi cromatici e alla profondità prospettica. Preromanticismo Vi furono tendenze che anticiparono il Romanticismo -> arte come analisi introspettiva, espressione dei sentimenti e delle passioni (Rosseau individuava nel sentimento e nell'interiorità la dimensione qualificante degli esseri umani). Burke definisce il concetto di sublime come esperienza del bello indotta da emozioni soggettive, legate ad ansia e commozione provocate da profonde tensioni -> dimensione irrazionale dell'animo umano. Fussli Matura un'originale interpretazione dell'arte neoclassica, antitetica a quella di Winckelmann. Approccio emotivo e drammatico, l'artista è commosso di fronte alla grandezza dell'opera antica ma i modelli antichi appaiono come una meta irraggiungibile, della statua antica restano solo frammenti, crisi degli ideali neoclassici. L'incubo Pittura visionaria e simbolica aperta alla dimensione irrazionale e inquietante del sogno, raffigura la persona che sogna e al contempo il contenuto del sogno. Personificazione dell'incubo: un mostro orribile (da incubus, "essere che giace sul dormiente") e un cavallo dalle pupille cieche (nightmare). Blake Poeta e pittore che si abbandona all'immaginazione, immagini fantastiche e visionarie, ricche di simboli e allegorie tratte da testi letterari (Dante e la Bibbia). La fantasia è recupero dell'autentica natura dell'uomo. Vortice degli amanti Canto V della Divina Commedia, moto vorticoso dettato dalla linea che segna il vortice, dannati ritratti con tratti sommari e muscolosi come i nudi di Michelangelo. Le incisioni e le Carceri di Piranesi Le incisioni delle rovine di Roma sono responsabili della diffusione del neoclassico, ma ritroviamo elementi preromantici: vengono rappresentate con una prospettiva fortemente dilatata, giungendo ad immagini improbabili e falsate nel documentare la tecnica costruttiva romana. Non viene data una visione corretta e archeologica dell'antico, ma immagini falsate e non veritiere che non abbandonando le fantasie barocche vengono rappresentate come immagini di fantasia. Luoghi della mente e non reali (scale di Escher delle Carceri), creando architetture inquietanti (labirinti di scale che sembrano rappresentare il mondo interiore dell'artista), dove le convenzioni prospettiche sono disattese, spazio e percezione vengono messi in discussione: elementi strutturale credibili presi singolarmente ma non coerenti se messi nell'insieme. Goya Viene influenzato dall'arte di Pirainesi precedente, cerca di influenzare la Spagna del suo tempo (ancora con la Santa Inquisizione). Svolta radicale dal linguaggio neoclassico a quello preromantico, elabora una pittura basata sull'interiorità dell'artista e sulla libertà espressiva per rivelare gli abissi dell'intimo di ciascuno e il mondo degli istinti. Denuncia per la prima volta le atrocità della guerra, nonostante i buoni propositi l'uomo si riduce sempre ad essere una bestia, l'autore è disilluso e pessimista. Tra due mondi: pittura di camera con l'eredità di Velasquez e le incisioni (in cui è più libero). Il sonno della ragione genera mostri Appartiene alla raccolta di incisioni "Capricci" attraverso cui denuncia l'arretratezza culturale. Spiegazione della posizione di Goya sull'Illuminismo: la ragione può essere illuminante, ma quando non viene seguita la ragione tornano gli istinti e questa dimensione dell'uomo non può essere negata. In spagnolo "sueno" significa sogno e sonno: la mente produce idee ma anche incubi e angosce. Famiglia di Carlo IV Quando dipinge per la famiglia reale, né da un ritratto grottesco, non edificante: la regina appare bruttina, sgradevole; il re ha tante medaglie che però non ripristinano il suo carattere sgradevole; l'erede al trono rimane impettito e dietro il fratello sembra un bambino invecchiato precocemente. Il ritratto non è idealizzato, è realistico e viene accettato perché riesce in questo ritratto lucido a farsi apprezzare tramite l'uso del colore. L'unico personaggio che viene salvato è il bambino, vestito di rosso (attira l'attenzione), puro perché non comprende le regole del palazzo; nel suo sguardo si legge il disagio di una vita scandita da regole rigide e ipocrite. Nell'ombra sullo sfondo c'è l'artista che dipinge (riferimento a Velasquez, Goya non sta ritraendo i personaggi, ma un'altra immagine -> quadro nel quadro, la scena rappresentata è pura apparenza). Maya desnuda e Maya vestita Tema della bellezza femminile, donna in carne ed ossa che guarda l'osservatore in un atteggiamento di aperta seduzione, quadro molto attuale nonostante riprenda il tema della venere dormiente (Venere moderna, spogliata di ogni significato mitologico). Interessante è la tecnica: pittura fatta di colore, veloce (Velasquez). Disastri della guerra Durante la dominazione napoleonica, documenta tutte le efferatezze dei soldati di Napoleone, che verranno pubblicate postume. Denuncia le atrocità della guerra. Secondo l'autore per l'uomo non c'è possibilità di salvezza, porta avanti ideali di giustizia ma poi porta alla guerra: il mito della ragione liberatrice sembra sconfitto. L'idea della guerra giusta non esiste perché ci vanno di mezzo tutti, a prescindere dalla propria colpevolezza o meno. La guerra per la prima volta è spogliata di ogni valore o eroismo. 2 Maggio e 3 Maggio 1808 Le incisioni le tiene per sé, ma quando sale al trono Ferdinando l'autore dipinge due tele che raffigurano episodi della resistenza spagnola (patriottismo). Il 2 maggio c'è la lotta contro i mamelucchi. Famoso il 3 Maggio vengono fucilati i rivoltosi o coloro che venivano sospettati come tali. Fatto di cronaca della storia contemporanea, spunto per denunciare le atrocità della guerra: esaltare i patrioti spagnoli ma denunciando la guerra. Come una foto istantanea, momento prima dello sparo, sembra un'opera realista che rappresenta la realtà così com'è, ma non è vero: immagine cristologica, il protagonista è vestito di bianco (innocenza), con le braccia aperte, spaventato ma non sottomesso. Sono tutti spaventati ma lo dimostrano in modo diverso, davanti ci sono i morti, nel fango con la bocca aperta: nessuna solennità nella morte, non è idealizzato. Il mito dell'eroe è fatto a pezzi (gli eroi sono uomini veri terrorizzati dalla morte), i condannati hanno paura della morte, regolarità meccanica dei soldati. Etica ed estetica Ideale etico (DAVID): l'eroe è colui che grazie alla sua eccezionale virtù è disposto anche al sacrificio per una giusta causa e il suo esempio spingerà le masse (non ancora pronte) a comportarsi in modo analogo. ● Ideale estetico (CANOVA): la grazia è il piacevole secondo ragione e deve essere lontana da una ricercatezza arguta e non offuscata dal troppo fuoco. Fasi del neoclassicismo 1. Fase aecheologica e rivoluzionaria: ritorno all'ordine dell'arte classica in contrapposizione al Rococò, l'arte si fa portavoce di valori civili, morali e illuministici (istanze repubblicane della rivoluzione). 2. Fase napoleonica: prevale il decorativismo, l'arte ha funzione celebrativa e propagandistica, il Neoclassicismo diventa un fatto puramente formale e superficiale (le opere si riducono a fredda imitazione). Canova Ultimo artista italiano di fama internazionale, richiesto in tutte le corti europee, scelto come ambasciatore al Congresso di Vienna per ottenere la restituzione delle opere d'arte sottratte da Napoleone. Linguaggio plastico, reinterpretazione dei modelli classici. Teseo e il Minotauro Principio del nobile semplicità quieta grandezza, soggetto che rimanda al contrasto tra ragione e forza bruta, non trapela la furia della lotta ma la tranquillità e la fierezza di chi ha vinto con la forza della ragione; novità iconografica, nuovo modo di rappresentare il mito -> imitare non significa copiare. Amore e Psiche Eros rianima Psiche da un sonno di morte perché aveva aperto un vaso ricevuto da Persefone. Attimo sospeso che precede il bacio, i due corpi non si stringono, si sfiorano con sottile erotismo. Il desiderio è palpabile ma non espresso (lontani dalle statue di Bernini) Elegante ma semplice geometria compositiva lineare, basata su due archi che si intersecano e su due cerchi intrecciati. Il protagonista è il vuoto, quello tra le labbra è centro focale. Superfici trattate con estrema delicatezza: dipende dal metodo con cui lavorava, prima di fare l'opera, Canova faceva tanti bozzetti in terracotta. La statua si offre a molteplici visioni, invitando lo spettatore a girare attorno all'opera per mostrare la complessità della creazione dell'autore. Paolina Borghese Una donna reale trasfigurata nella dea della bellezza. Il drappo con un gioco di linee sinuose concede sofisticato erotismo e segue la figura. Il calore è dato al marmo con della cera rosata. La bellezza non è astratta perfezione formale, ma frutto della mediazione tra ragione e passione, non fuori dal mondo ma calato nella realtà. Effetti pittorici, attenzione al colore, passaggio morbido dalla luce all'ombra; concetto del bello ideale ma calato nella realtà: trasforma una donna in una dea, mediazione tra ragione e passione, il sentimento non viene negato ma sublimato. Le Grazie Per Foscolo, le Grazie fuggono dalla Terra perché incapace di apprezzare la bellezza -> preromanticismo Saline Reali di Arc et Senans Realizza anche qualcosa, come le Saline Reali di Arc et Senans. Saline reali, progetto commissionato dai reali di Francia prima della rivoluzione. Recuperando la lezione di Palladio (Villa Barbaro a Maser) struttura in modo gerarchico una vera città ideale basata su un impianto inizialmente circolare: all'ingresso c'è la casa del direttore (più grande e alta) mentre ai lati ci sono gli edifici produttivi e intorno le residenze degli operai. Non propone una visione egualitaria, gli operai non posseggono la fabbrica, la gerarchia è dichiarata (direttore come re, dispotismo illuminato) ma il direttore si assicura adeguate condizioni di vita (giusto sistema per il cambio dell'aria). Architettura classica che si piega alla funzionalità, si può cedere alla funzione geometrica ma bisogna piegarsi alla funzione. Realizzata secondo i princìpi funzionali. Linguaggio severo di gusto manierista, l'esterno è greco (pronao) ma sempre piegato ad esigenze funzionali (le colonne non hanno distanza costante) ma all'interno c'è un rivestimento rustico che imita la roccia delle grotte da cui si derivava il sale. Milano Specialmente in Inghilterra assistiamo ad una rapida crescita delle città dovuta all'inurbamento delle campagne e all'aumento della popolazione e si presentano nuovi problemi di organizzazione (maggiore igiene, benessere, organizzazione amministrativa e controllo) -> interventi radicali sul tessuto urbano. ● ● Londra -> Hannover Terrace, Nash progetta un nuovo asse stradale e un grande giardino pubblico su cui si affacciano lunghi edifici residenziali plurifamiliari. Parigi -> Arc de Triomphe, nuovo schema viario per razionalizzare i collegamenti e con edifici a fini propagandistici. Washington -> schema a scacchiera, ambi boulevards che si incrociano a stella in piazze e nei punti nodali vennero costruiti gli edifici delle istituzioni in stile neoclassico. Nuovo assetto di Milano durante l'epoca napoleonica, assume sempre più il ruolo di capitale, spostato il centro verso il Castello Sforzesco: spicca il progetto di Antolini (Foro Bonaparte), immensa piazza circolare intorno al castello con due ingressi, uno verso la città vecchia e uno che va verso il Corso Sempione che porta verso la Francia. All'imbocco di Corso Sempione sarebbe sorta la Barriera del Sempione mentre il castello al centro avrebbe assunto l'aspetto classicheggiante (rivestito di marmi e colonnati). Progetto mai realizzato per i costi. Allontanato Antolini il progetto fu ripreso dalla Commissione di Pubblico Ornato che doveva redigere il piano regolatore della città. Luigi Canonica modifica il progetto e trasforma il castello in una caserma con aiuole e viali, progetta una grande piazza d'armi e la costruzione dell'Arena. Chiude la composizione l'Arco della Pace di Luigi Cagnola. Piermarini e il Teatro alla Scala Piermarini si era formato nella Reggia di Caserta con Vanvitelli e porta lo stile della reggia a Milano, per gli Asburgo diventa architetto di corte. Linguaggio neoclassico di grande rigore razionale e chiarezza formale. Il Teatro alla Scala di Milano è espressione del teatro all'italiana, progettato per il melodramma che ha dimensioni corali (funzionalità -> grande pubblico), è l'opera di Mozart e di Verdi. Elementi architettonici che ricordano la Reggia di Caserta (bugnato, semicolonne, aggetto sull'avancorpo porticato che individua il corpo centrale e permette una zona riparata per gli spettatori, gerarchia architettonica precisa, balaustra con sopra il timpano). I fucilatori sono di spalle, tutti uguali, tutti nella stessa posa, rigidi, senza volto: eseguono degli ordini, non hanno personalità, non si oppongono. LUCE, MOVIMENTO, TERRORE (sinistra) vs OMBRA, IMMOBILITA', INDIFFERENZA (destra) Questa immagine sarà talmente potente che ispirerà Picasso successivamente. Non è neoclassica: forti contrasti, luce direzionata, pittura veloce, ambiente indefinito, sfondo buio nel quale si intravede Madrid. La modernità del dipinto sta nell'immediatezza della scena (instantanea). CONFRONTO CON IL GIURAMENTO DEGLI ORAZI DI DAVID: tema di fondo è sempre il sacrificio per la patria, il patriottismo sarebbe anche il tema delle fucilazioni, ma Goya usa il patriottismo per denunciare la guerra. Saturno che divora un figlio Negli ultimi anni di vita, disilluso e sordo Goya dipinge immagini sempre più cupe e terribili (Pitture nere). Alla fine dipinge le mur del suo appartamento che danno sfogo a tutto l'immaginario violento e inquietante: il tema è mitologico (COME RUBENS), Saturno ha gli occhi fuori dalle orbite, divora i figli perché viene profetizzato che avrebbero comandato l'Olimpo -> il significato è l'uomo che diventa violento quando teme l'usurpazione, trasformandosi in bestie. Gli ultimi anni andrà in Francia e influenzerà il realismo francese. Originariamente c'era un viale e non la piazza e quindi la visione rendeva meglio la plasticità e la successione dei piani. Teatro all'italiana, trova la sua applicazione nel Teatro alla Scala: platea con sedili mobili (per trasformarla in sala da ballo), palchi a ferro di cavallo, l'acustica è favorita dall'aggancio alle capriate del tetto una copertura a volta incannucciato e poi intonacate e affrescate: la stoffa delle tende serviva ad attutire le onde sonore per evitare rimbombi. Buca per l'orchestra per non interferire con la visione dello spettacolo, il palco veniva affittato per feste, spazio più dinamico e di incontro. Altri edifici Gli edifici diventano di gusto internazionale, la chiesa diventa una chiesa tempio (come il Partenone, il Pantheon). Esempio a Napoli: Chiesa di San Francesco e Paolo, inserita portico tico, varia il modello del Pantheon inserendo due cupole minori. Il Walhalla (pura funzione ideale -> luogo dove le Valchirie accolgono le anime degli eroi morti in battaglia) è una proposta del modello del Partenone con lettura romantica (attribuzione di significati della nazionalità tedesca e forte spirito nazionalistico): come i greci si erano liberati dai persiani, i tedeschi si sono liberati da Napoleone. I materiali però sono freddi e grigi al contrario del bianco del marmo, l'ordine dorico non è mitigato dalle sculture, la luce non è calda come quella del Mediterraneo. Il museo inteso nel senso moderno nasce in questi anni, anche in seguito alle spogliazioni napoleoniche si sente la necessità di legare le opere al territorio. La cultura deve essere accessibile a tutti (ideali illuministici + funzione educativa) e rappresenta l'identità nazionale -> Louvre, ex palazzo reale dove fu istituito il museo per far accedere alla cultura il popolo, raccogliere e salvaguardare le opere). La tutela del patrimonio diventa strumento di potere, un modo per far valere il prestigio dello Stato (Hitler ad esempio sottrarrà tante opere d'arte). Gli architetti predilessero il linguaggio neoclassico perché rispondeva in modo razionale alle esigenze funzionali e ribadiva la sacralità dell'arte. Il modello di museo neoclassico è l'Altes Museum a Berlino, costituito da colonne e architrave, molto greco, rigoroso e monumentale. Simile stile è ripreso nel palazzo e nell'accademia a San Pietroburgo sotto Caterina II. A Washington il neoclassico fu lo stile ufficiale della nuova nazione (ideali illuministici), vedi Casa Bianca e Campidoglio. In Inghilterra era diffusa un'architettura legata ai modelli palladiani, ma poi ci fu un rinnovamento ispirato dagli edifici antichi (es. Kedleston Hall, prima palladiano poi con fronte verso il giardino che rielabora l'arco trionfale). Gusto neoclassico nelle costruzioni che decorano i parchi -> giardino all'inglese Vorrebbero imitare la natura, ma progettati e disegnati, seguono un dislivello morbido, percorsi tortuosi, la prospettiva non c'è, si aprono scorci in cui si aprono piccoli paesaggi neoclassici. Col tempo si diffonde anche un gusto nuovo, per le rovine: venivano costruiti apposta tempietti già rovinati, con l'architrave rotta, trascorrimento del tempo: l'artista romantico guarda al passato come qualcosa di irripetibile e irraggiungibile, mentre per il neoclassicismo con la ripresa dell'antichità e la fiducia nel progresso posso portare la civiltà. Piccoli boschetti, morbidi dislivelli, imitazione della natura, percorsi tortuosi, gusto romantico del pittoresco. Sintesi dell'idea di bellezza di Canova, rappresentano la bellezza, la castità e l'amore. Simbolo di bellezza come armonia, equilibrio, misura un antico ideale di perfezione che solo l'arte può far rivivere nel presente. Rispetto ai precedenti, tutte le Grazie sono vicine e disposte nella stessa direzione, abbracciate: se in Amore e Psiche domina il vuoto e si apre sullo spazio, qui si racchiudono sulle stesse; tutte viste di fronte, nessuna vista con il viso frontale e si guardano tra di loro. Il movimento è fluido, non statico, forma delle braccia e panneggio: non è il movimento cadenzato di Botticelli. Luci e ombre date dalla sinuosità. Confronto con Thorvaldsen (neoclassicismo nordico): le sue sono staccate e trasforma il tema delle Grazie perdendo qualsiasi sentimento e umanità, risultano fredde, diventa una pura ricerca formale e astratta. Per Canova la bellezza ideale sublima la passione senza negarne la carica umana. Monumento funebre a Maria Cristina d'Austria Commissionato da duca Alberto di Sassonia, tema della morte in comune a Foscolo. Le piramidi tornano per le campagne militari napoleoniche, ma non c'entra con il Retour d'Egit, non è una diretta ispirazione all'Egitto bensì a Roma. Al centro della piramide c'è un'entrata cupa verso la quale si dirige un corteo guidato da una sacerdotessa che ha in mano le ceneri della defunta -> metafora del passaggio dalla luce della vita all'oscurità della morte. Assonanza con Foscolo che scrive Dei Sepolcri: il punto di partenza è che i sepolcri sono importanti perché mantengono il ricordo della morte, è un movimento che esprime una visione laica e illuminista della morte (meccanicismo). Non vi sono simboli religiosi, la morte è l'ignoro, non vi sono speranze per una vita ultraterrena. L'ingresso è pesante e buio, metafora del passaggio tra vita e morte; il corteo rappresenta l'umanità il suo destino è inesorabile. La fanciulla apre il corteo, il vecchio guidato dalla benevolenza lo chiude: la morte prende i giovani perché gli dei erano invidiosi della loro bellezza, inverte il ciclo della natura. Il committente aveva chiesto che nel monumento venissero inserite le virtù della defunta: immagine della defunta in un medaglione romano retto dalla Felicità Celeste e cinto da un serpento (eternità), festone di fiori come destino; virtù quali pietas, caritas e fortezza, esaltate ma con l'invito a riflettere sulla morte. Genio funebre (accovacciato sul leone) che rappresenta il marito e il suo amore. Gli uomini affrontano la minaccia del nulla eterno confidando della corrispondenza di amorosi sensi (grazie alla quale gli uomini sopravvivono). Napoleone come Marte pacificatore Canova non opta per la sintesi tra ideale e reale come David, restituisce un'immagine totalmente idealizzata, Napoleone è visto come colui che domina garantendo la pace e la stabilità. Nonostante lavori con Napoleone, non perde occasione per lamentarsi ufficialmente delle spoliazioni in Italia in quanto ispettore generale delle antichità e delle belle arti: con l'Armistizio di Bologna del 1796, si decide che un determinato numero di opere (circa 500) doveva essere portato in Francia, ma questo numero viene ampiamento superato. Canova dopo la sconfitta di Waterloo riesce, facendo leva sul suo impiego internazionale, a recuperare circa la metà delle opere. Dopo le sconfitte napoleoniche, il tema diventa molto sentito, gli Stati europei iniziano a comprendere che il patrimonio culturale definisce l'identità della nazione, le opere sono in relazione al luogo in cui si trovano.